48mila imprese in più nel 2022 (+0,8%), 21mila nelle costruzioni

Natalita’ e mortalita’ delle imprese italiane registrate presso le Camere di Commercio - anno 2022


Economia - pubblicata il 30 Gennaio 2023


https://www.trevisobellunosystem.com/tvsys/img/notizie/unioncamere.jpg
Fonte: Ufficio stampa Unioncamere

Rallenta la nascita di nuove imprese (-6%) e aumentano le chiusure (+7,5%)

Roma, 27 gennaio 2023 – Sembra essersi assorbito, a distanza di due anni, lo shock impresso dalla pandemia sulla natalità e mortalità delle imprese. Dopo il brusco stop del 2020 (quando il
saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila
attività in più tra gennaio e dicembre. A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più
rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.

Spostando l’attenzione dal saldo ai flussi che lo hanno determinato (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti), il rientro delle “tensioni” sulla demografia d’impresa è avvenuto
con un arretramento delle nascite (diminuite del 6% rispetto al 2021) e un’accentuazione delle cessazioni (+7,5%), con valori assoluti (313mila nuove aperture e 265mila chiusure) in entrambe i casi
tra i più contenuti degli ultimi quindici anni.

Queste le principali evidenze sull’andamento della demografia delle imprese nel 2022 che emergono dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro
delle imprese delle Camere di commercio.

“Dopo il rimbalzo, anche in termini di crescita imprenditoriale, registrato nel 2021, il saldo tra iscrizioni e cessazioni del 2022 è il miglior risultato in valori assoluti e in termini
percentuali dal 2011” – sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “Un terzo del saldo del 2022 si deve alle imprese del Mezzogiorno, aumentate di
oltre 17mila unità soprattutto grazie alla spinta delle Costruzioni (che proprio al Sud segnano il tasso di crescita più elevato, +2,61%), e alla ripresa del turismo (+1,76% a fronte di un dato
medio del +0,85%)”.

In tutte e quattro le macro-aree del Paese il tasso di crescita del 2022 presenta risultati positivi ma più contenuti rispetto al 2021, con il Centro che fa segnare il maggiore ampliamento della
base imprenditoriale (+0,9%) rispetto all’anno precedente. Tra le regioni, il Lazio si conferma quella più dinamica, con un tasso di crescita pari all’1,6% anche se in lieve rallentamento rispetto
al 2021 (quando era cresciuta del 2,2%). Complessivamente nessuna regione fa meglio del 2021, con Marche e Molise che chiudono l’anno in campo negativo facendo registrare rispettivamente un saldo
di -929 e -45 imprese. Quanto ai settori, oltre alle costruzioni (+20.509) quelli che nel 2022 hanno fatto registrare gli aumenti maggiori nel numero di imprese registrate sono stati le attività
professionali scientifiche e tecniche (+10.474) e i servizi alle imprese (+4.968). A chiudere in rosso, invece, sono stati il commercio (-8.756), l’agricoltura (-3.363) e le attività manifatturiere
(-2.549).

I dati dell’indagine sono disponibili all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese.

Il testo integrale nel documento in allegato.

Corsi e convegni

Economia

Eventi

Promo

Sport