Economia - pubblicata il 08 Febbraio 2021
Fonte: ufficio stampa Confartigianato Marca Trevigiana Formazione
Anche l’Italia, dopo la Germania, apre la strada all’utilizzo delle terapie anti-Covid con anticorpi monoclonali. È giunto infatti qualche giorno fa l’atteso via libera dell’Agenzia
italiana del farmaco (Aifa) per due monoclonali, ma con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti. Si tratta cioè di una casistica limitata in fase precoce in pazienti ad
alto rischio di evoluzione. L’approvazione, con uso condizionato, per i due anticorpi monoclonali – delle aziende Eli Lilly e Regeneron/Roche – è arrivata dopo una lunga riunione
della Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia.
Accogliamo con sollievo – afferma Fiorenzo Pastro, presidente provinciale e regionale del gruppo anziani e pensionati di Confartigianato – la notizia ma, purtroppo, non è
sufficiente. Serve un’accelerata su tutta la linea. Le autorità competenti ora devono potenziare e incentivare, con opportuni finanziamenti, le ricerche e le sperimentazioni per le cure Covid-19
in tutti i settori: non solo quindi anticorpi monoclonali, ma anche antivirali ad ampio spettro e alcuni antimalarici già in uso da decenni; senza ulteriori rinvii e soprattutto senza ritardi
dovuti alla inefficienza burocratica.