Confartigianto Imprese Marca Trevigiana: comunicato elezioni politiche 25 Settembre 2022

Il Presidente Oscar Bernardi: richieste risposte concrete ed impegno costante


Economia - pubblicata il 22 Agosto 2022


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Fonte: ufficio stampa
Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, chiede ai candidati risposte concrete e responsabilità
Stiamo vivendo una pagina di storia di cui forse non andare fieri, una crisi di governo seguita da campagna elettorale che si concluderà con il voto il prossimo 25 settembre. Non desidero
sostenere alcuna posizione politica, ci sono sondaggi autorevoli che evidenziano come molti italiani avrebbero proseguito con Draghi e altrettanti avrebbero preferito un cambio e quindi il
voto. La cosa evidente a tutti non è rilevare chi ha torto o ragione ma che gli italiani oramai sono sfiduciati e stanchi. Lo conferma la percentuale degli elettori che si sono recati alle urne
nelle recenti amministrative, percentuale tra le più basse della storia. Quale sarà l’affluenza il prossimo settembre…? Si sta facendo di tutto per aumentare il disinteresse nei confronti della
politica. Il liet motiv “tanto non cambia niente” condizionerà il voto. E’ un grande dispiacere arrivare a questo punto anche perché le cose da fare sono moltissime. Basta solo ripercorrere gli
eventi degli ultimi due anni per capire che non avremmo dovuto aggiungere peso alla già complessa situazione. Gli incontri si stanno succedendo, le alleanze si stanno perfezionando. Quello che non
sta prendendo forma o quantomeno ciò di cui non si parla è che gli impegni che si assumono i candidati devono essere sostenibili e attuabili. Io credo che già il fatto di ‘accettare’ una
candidatura sia un’assunzione di responsabilità, un impegno che inizia e che poi va portato avanti.
Quello che chiedono gli artigiani? Risposte concrete e un costante impegno nel creare condizioni che sostengano l’agire economico e generino benessere per i singoli e la collettività. Questa
funzione se non ben rappresentata in sede di governo rischia di produrre provvedimenti che necessitano di mille modifiche e ogni modifica rende la situazione peggiore. Cito un esempio? Il bonus
110. Ha fatto correre un mercato, quello dell’edilizia con tutto l’indotto, ad una velocità assurda arrivando a ‘falsare’ costi e prezzi. Un incentivo? Si certo, ma a che prezzo? Certe conseguenze
si potevano evitare chiedendo a chi fa questo mestiere. Ecco perché solleviamo questo tema, chiediamo a tutti i candidati di prendersi un impegno preciso affinchè situazioni analoghe non si
ripropongano evitando di compromettere la stabilità delle imprese, chiediamo alla nuova classe politica di battere un colpo. A loro evidenziamo che il mondo artigiano e delle piccole imprese pur
abituato a rialzarsi non sopporta più questa instabilità governativa e precarietà economica. Il prezzo che stiamo pagando è troppo alto, in molti stanno chiudendo e altrettanti si stanno chiedendo
che senso abbia continuare ad essere e a fare gli imprenditori…domande di vita forse? Non erano di certo le domande che ci si poneva pochi anni fa. Saremo vigili e ci adopereremo perché tutte le
condizioni di miglior benessere e le promesse espresse dai candidati si traducano in opportunità per il Paese e quindi anche per le imprese.

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