Economia - pubblicata il 16 Marzo 2020
Fonte: ufficio stampa Confcommercio
“All’ora della responsabilità, cui le nostre imprese non si stanno sottraendo, deve seguire l’ora della reciprocità. Cosi come il commercio si è sdoppiato, abbassando le saracinesce per salute
pubblica ed aprendole per garantire i beni essenziali, dando prova di responsabilità e sacrificio, deve seguire l’ora della reciprocità. Lo chiediamo alle Istituzioni”. “Alle nostre
imprese” – afferma il presidente di Unascom-Confcommercio Federico Capraro– “va garantito un futuro e devono essere messe nella condizione di ripartire. Stiamo avviando una nostra
azione di sensibilizzazione verso tutti i Sindaci della Provincia , perché “serve un piano di sgravi di tributi locali (tipo imu, tari, cosap, tassa di soggiorno) coordinato ed omogeneo per non
creare, nello stesso territorio, destinatari di serie A o di serie B e provvedimenti a macchia di leopardo”.
Una prima boccata di ossigeno riguarda la liquidità, particolarmente importante per il turismo (ma non solo) penalizzato in maniera drastica. Il prodotto “Emergenza Covid-19” di Fidimpresa
(in collaborazione col sistema bancario provinciale e regionale) prevede un plafond complessivo di 10 milioni di euro per finanziamenti variabili ed agevolati, fino ad un importo massimo di 120
mila euro, della durata massima di 60 mesi con preammortamento fino a 6 mesi, commissioni e spese di istruttoria minime. A questa prima misura di credito, ora si stanno affiancando una serie di
altri provvedimenti da noi richiesti come lo slittamento dei versamenti fiscali previsti per il 16 marzo, e l’accordo Abi-Confcommercio con cui è stata estesa la possibilità di chiedere la
sospensione o l’allungamento dei prestiti. Si tratta di un inizio.
“Il nostro futuro”- conclude Capraro- “passa attraverso una nuova architettura del rilancio, semplificata e realmente incentivante, che dovrà coniugare la capacità amministrativa locale nel
sostenere il terziario con provvedimenti regionali ed incentivi nazionali, in vista di una ripresa in cui le piccole imprese dovranno continuare ad essere le protagoniste dell’economia e l’ossatura
vitale delle nostre città”.