Promo - pubblicata il 07 Gennaio 2019
Fonte: ufficio stampa Confcommercio
“Se il buon giorno si vede dal mattino, posso dire che- dopo i primi cinque giorni – la “rivoluzione digitale” per la quale Confcommercio, in tutto il territorio provinciale, ha lavorato per buona
parte del 2018, si è avviata senza particolari traumi nonostante le innumerevoli particolarità che contraddistinguono l’attività di ogni impresa che ci hanno portato a confezionare una modalità ”
su misura” per ciascuna di esse. Esserci mossi con grande anticipo ci ha permesso di comprendere i bisogni, studiando soluzioni puntuali tarate sui bisogni del singolo. A questo va aggiunta l’opera
di sensibilizzazione verso gli associati che, nonostante le molte perplessità, hanno risposto molto bene aderendo per tempo alle cinque tipologie di servizi offerti da Ascom. Esistono, com’è
naturale per un nuovo sistema, problemi tecnici – alcuni legati anche al sito dell’Agenzia delle entrate – che stiamo risolvendo man mano.
E’ questo il primo commento di Renato Salvadori, presidente di Unascom Treviso, Associazione che, in tutto il territorio provinciale sta comunque seguendo passo passo le imprese e che
fornirà, entro la prossima settimana, un primo report sul nuovo adempimento.
“La digitalizzazione- commenta Salvadori- è la frontiera, si pensi al commercio elettronico, che separa il moderno dal resto. Tra chi guarda avanti e gli altri. Certamente comporta problemi, ma è
anche un’opportunità di crescita connessa ai nuovi bisogni del consumatore, che ha messo in evidenza come il futuro sia in mano a chi sa offrire soluzioni; trasformando gli obblighi in opportunità.
Per questo, ciascuna Ascom della provincia, come d’abitudine anche in questo caso, si è trasformata nel porto sicuro verso cui dirigersi per ogni problema e per tutte le difficoltà. Sappiamo che
alcuni dei nostri Associati, per tipologia aziendale o per età, possono avere dei momenti di scoraggiamento. Abbiamo pensato anche a loro, mettendo a punto un servizio ” chiavi in mano ” grazie al
quale non devono preoccuparsi di nulla se non della normale attività d’impresa. Al resto pensa Ascom. Quindi non servono nuovi investimenti e neppure indigesti corsi informatici. Basta una chiamata
telefonica e l’ Ascom di riferimento risponderà proponendo la soluzione più adatta. Come ad esempio il servizio getyourbill, particolarmente indicato per chi, come benzinai e baristi, deve emettere
molte fatture col cliente davanti. Ma anche il servizio ” all inclusive” che tranquillizza l’imprenditore trasferendo tutti gli adempimenti sulla scrivania dell’Associazione. Sul rischio chiusura
da parte di alcuni- conclude Salvadori- occorre verificare le reali motivazioni e le diverse situazioni che spingono a questa scelta, mai facile, che spesso viene vissuta come una sconfitta ma alla
quale concorrono una molteplicità di fattori che andrebbero indagati di volta in volta. Quindi – conclude Salvadori- un’unica raccomandazione: la vostra Associazione è al servizio, interpellatela.”