Dialoghi attorno a Ca’ Scarpa
ciclo di incontri pubblici
Una corrispondenza d’amorosi sensi. Carlo Scarpa e Antonio Canova
conferenza di Orietta Lanzarini
Lunedì 5 dicembre ore 18.30
Treviso, auditorium spazi Bomben e in streaming sul canale Youtube della Fondazione Benetton
Lunedì 5 dicembre alle ore 18.30, con la conferenza Una corrispondenza d’amorosi sensi. Carlo Scarpa e Antonio Canova di Orietta Lanzarini, storica dell’architettura, Università
degli Studi di Udine, prosegue, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, e in streaming sul canale YouTube della Fondazione Benetton Studi Ricerche, il ciclo di conferenze Dialoghi
attorno a Ca’ Scarpa, organizzato dalla Fondazione Benetton, a cura di J.K. Mauro Pierconti, curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa.
Contributi offerti da artisti, studiosi, poeti, fotografi, industriali, designer che sono entrati in contatto con l’opera di Carlo e Tobia Scarpa. Negli spazi di palazzo Bomben e di Ca’ Scarpa
appuntamenti dall’approccio interdisciplinare, che a partire da campi diversissimi possano condurci a una riflessione più ampia e profonda sui molti significati dell’opera d’arte.
Questo nuovo “dialogo” pone al centro il rapporto fra Carlo Scarpa e Antonio Canova attraverso le soluzioni messe in campo dall’architetto per mostrare le opere dello scultore alla Gipsoteca di
Possagno.
Grazie all’intervento di Orietta Lanzarini sarà possibile comprendere come le attenzioni e le cure di Carlo Scarpa nell’affrontare il difficile tema della realizzazione della nuova ala del
museo abbiano compreso una moltitudine di approcci, sollecitazioni, rimandi: il tutto governato da quella luce che in molti modi entra al suo interno.
Vari sono gli studi di Orietta Lanzarini dedicati all’opera di Carlo Scarpa, a partire dalla sua tesi di dottorato, poi pubblicata, sulla relazione tra l’arte e i numerosi lavori di
allestimento fatti da Scarpa per la Biennale di Venezia. A seguire, molte altre pubblicazioni che si sono sempre contraddistinte per la precisione e il rigore filologico, facendone un sicuro
punto di riferimento per tutti gli studi scarpiani.