Al via il 28 Aprile all’Abbazia di Santa Maria di Pero a Monastier (Tv) il ciclo di dialoghi a cura di Daniele Marini sui valori d’impresa, la capacità di innovare, la reciprocità con il
territorio e la ricalibratura necessaria per affrontare le sfide del futuro, nell’ambito di “Capitale della Cultura d’Impresa 2022”
(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 27.04.2022) – Dopo l’evento inaugurale al Teatro Goldoni di Venezia che ha visto oltre trecento partecipanti tra imprenditori,
istituzioni del territorio e rappresentanti delle associazioni, continua il percorso di Capitale della Cultura d’Impresa.
Il nuovo appuntamento del ricco programma di eventi che animeranno l’area vasta Padova Treviso Venezia Rovigo, vincitrice del titolo di Capitale 2022, è il Ciclo di
Dialoghi coordinati da Daniele Marini, Responsabile scientifico di Capitale della Cultura d’Impresa 2022, che metterà a confronto autorevoli interpreti del mondo
accademico, della ricerca e del lavoro in un “Lab-oratorio sulla Cultura d’Impresa”. Una definizione scelta non per caso che, come una bottega artigiana del pensiero, offrirà
negli spazi dell’Abbazia di Santa Maria di Pero – Ninni Riva a Monastier di Treviso
un’occasione di riflessione e confronto sulla cultura d’impresa, che non è statica ma
attraversata da mutamenti profondi, specie in questi anni di forti discontinuità, che vanno affrontati ed elaborati in modo nuovo per resistere agli shock e individuare nuove traiettorie di
sviluppo. Dalla capacità di innovare e affrontare le sfide del cambiamento di un territorio locomotiva del Nord Est, unita a una (nuova) reciprocità fra impresa e territorio, ai processi di
digitalizzazione, al mondo del lavoro e alle nuove competenze dei giovani, oltre alle loro capacità imprenditoriali.
Il ciclo di dialoghi si apre Giovedì 28 Aprile alle ore 18.00, con il Lab-oratorio dal titolo “Territorio e impresa: una nuova reciprocità” a cui
interverranno Gian Luigi Fontana Università di Padova e Paolo Possamai Giornalista (Dalle ville venete ai distretti industriali), Giampiero
Lupatelli Vicepresidente CAIRE e Gianluca Toschi Fondazione Nord Est (Dallo spontaneismo alla progettazione). Un’occasione per riflettere sullo sviluppo
di un territorio che ha conosciuto stagioni di crescita intensa e diffusa, dalla Serenissima alle Ville Venete alla nascita e crescita dei distretti industriali, con effetti come anche la
saturazione del territorio. Ed elaborare un ‘pensiero nuovo’ sulle prospettive di sviluppo e una diversa reciprocità fra impresa e territorio. Conduce il dialogo il Giornalista Dario Di
Vico.
I prossimi Lab-oratori:
Martedì 24 Maggio alle ore 18:00, il Lab-oratorio su “Lavoratori imprenditivi o lavoratori auto(no)mi?“. Interverranno Federico
Butera, Professore emerito Università di Milano Bicocca e Sapienza di Roma, Presidente Fondazione IRSO, Lorenzo Ciapetti Direttore Antares, Annalisa Magone
CEO Torino Nord Ovest, che affronteranno il tema del ‘saper fare’ e delle capacità imprenditive davanti all’avvento dei processi di digitalizzazione nei sistemi produttivi.
Martedì 28 Giugno alle ore 18:00, il dialogo su “Educazione e formazione al lavoro: le nuove competenze” con Tatiana Mazali
Politecnico di Torino, Daniele Melato Presidente Fondazione ITS Digital Academy “M. Volpato”, Arduino Salatin Istituto Universitario Salesiano di Venezia
(IUSVE), che si confronteranno sull’evoluzione della formazione scolastica e professionale, dal ‘saper fare’ tecnico alla necessità di affiancare le nuove competenze “immateriali”
(relazionali, capacità critica, lavoro in team). Dove e come avviene la trasmissione di queste competenze?
Il Lab-oratorio conclusivo, dal titolo “In-utilità dei dialoghi per la Cultura d’Impresa” si terrà Sabato 24 Settembre alle ore 15.30, in tre momenti di
approfondimento successivi, con la “In” col trattino, come elemento paradigmatico della ricerca di In-novazione dell’algoritmo (sempre più presente nelle organizzazioni produttive ma
anche nella società: quali implicazioni, come governarle?) con la partecipazione di Giovanni Grandi, Università di Trieste; di In-novare l’etica d’impresa (proprietà
esclusiva o anche patrimonio sociale e del territorio?) con Padre Antonio Lucente Presidente ENGIM; di In-vestimento nell’educazione, la comunità educante e l’impresa
educativa (ripensare l’educazione, al lavoro: quali le modalità e i luoghi?) con Leopoldo Destro Presidente Assindustria Venetocentro, Maria Raffaella Caprioglio
Presidente Umana, Paolo Vacchina Presidente Forma.
Questo ciclo di incontri con autorevoli relatori ci offrirà gli strumenti per cogliere e interpretare i mutamenti profondi che attraversano la nostra cultura
d’impresa, in particolare in questi anni segnati da forti discontinuità – dichiara il
Presidente di Assindustria Venetocentro, Leopoldo Destro
-. L’obiettivo dei dialoghi è di guardare all’evoluzione che, con ritmi accelerati, si impone al nostro fare impresa nei territori e nei mercati del mondo,
elaborare e proporre una visione per il futuro, agli imprenditori e alla comunità in cui viviamo e operiamo e che è alla radice del nostro sviluppo, passato presente e futuro.
Promuovere la cultura d’impresa significa anche creare occasioni di scambio, di contaminazione virtuosa tra idee ed esperienze – aggiunge il Presidente
di Confindustria Venezia – Area metropolitana di Venezia e Rovigo, Vincenzo Marinese -. In questo senso, i dialoghi proposti dalla rassegna
saranno eventi di pregio per chiunque desideri alimentare il proprio pensiero e riflettere sui grandi temi del presente: dalla formazione del capitale umano, alla digitalizzazione, all’impatto di
quest’ultima sul mondo del lavoro.
Valori, capacità di innovare e affrontare le sfide del cambiamento, uniti a un rapporto di reciprocità col territorio, sono gli ingredienti che alimentano la cultura d’impresa – dichiara
Daniele Marini -. Una cultura che per definizione non è statica, ma in continua evoluzione. Analogamente al cambiamento che ha investito l’organizzazione produttiva con i
processi digitali, anche la cultura d’impresa è attraversata da mutamenti profondi. Che vanno affrontati ed elaborati in modo nuovo per individuare nuove direzioni per lo
sviluppo.
L’obiettivo del ciclo di dialoghi è, oltre ad offrire un’occasione di riflessione e confronto, affrontare alcuni aspetti
fondamentali su cui, in passato, l’economia e la società hanno radicato il progresso e che oggi, per il futuro, richiedono una rivisitazione e ricalibratura.