Meno garanzie statali sui crediti alle imprese. Confartigianato Imprese Marca Trevigiana accende i riflettori su questo aspetto poco dibattuto del Decreto “Sostegni bis”. Nella fascia di crediti
fino a 30 mila euro, nella provincia di Treviso la questione riguarda quasi la metà dei dossier aperti dalle imprese artigiane. Per l’8,7% delle somme garantite, la copertura del Tesoro cala dal
100% al 90%, ma, sugli importi più alti, che riguardano circa metà delle pratiche, la limatura prevede di passare dal 90% a 70 e persino al 60%, in base alla durata.
Il rischio che corriamo – mette in guardia il presidente Vendemiano Sartor – è una contrazione dei prestiti ora che ce ne più bisogno. A fronte di questa situazione, acquista
ancora più valore la nostra richiesta, portata avanti assieme all’ABI, di continuare a garantire la necessaria liquidità alle imprese. La crisi sanitaria determinata dal Covid-19 infatti,
continua a incidere negativamente sulle attività di impresa.
Analizzando i dati del Fondo Centrale di Garanzia emerge che a Treviso, dall’avvio del Decreto Liquidità a maggio 2021, su un totale di 32.500 domande presentate dalle imprese per un importo
complessivo di 3.645,2 miliardi di euro di credito, il 47,6% riguarda quelle sotto i 30 mila euro per 318 milioni di euro di credito.
Lo spostamento dell’interesse delle imprese trevigiane sullo strumento più importante risulta ancora più evidente se si analizza l’andamento delle richieste limitatamente agli ultimi mesi del
2020 ed al primo quadrimestre del 2021. L’incidenza percentuale delle domande sotto i 30 mila euro tra luglio e dicembre si attestava, a Treviso al 35.32%, con 3.965 domande per 80 milioni di
euro, incidenza crollata al 17.2%, con 1.466 domande per 30 milioni di euro nei primi quattro mesi del 2021.
Sul fronte caldo della liquidità delle imprese, Confartigianato ha posto la necessità di una proroga delle cosiddette moratorie e che queste possano esplicare i loro effetti senza soluzione di
continuità con le moratorie in essere. Inoltre, c’è la richiesta che siano di automatica applicazione, evitando complicazioni burocratiche.
Dal lato dei finanziamenti garantiti – nota Sartor – la prosecuzione della crisi, di particolare profondità soprattutto in alcuni settori economici, rende ineludibile una proroga
delle misure del DL Liquidità in coerenza con la proroga dal Temporary Framework. Inoltre, riteniamo essenziale, per scongiurare il rischio che le imprese vadano in difficoltà, che la durata dei
finanziamenti garantiti venga significativamente prolungata mantenendo invariato il grado di copertura della garanzia pubblica così da prevedere incentivi adeguati ad allungare i piani di
rimborso. La durata va portata ad almeno 10 anni, ma va considerato che vi sono settori particolarmente colpiti che hanno urgente necessità di interventi più incisivi, anche modificando le regole
del Temporary Framework. È necessario che le modalità di accesso al Fondo di Garanzia PMI e alle garanzie Ismea non subiscano delle modifiche almeno fino al 31 dicembre 2021.
Operazioni e importi arrivati al Fondo Garanzia a seguito dei provvedimenti introdotti dai DL “Cura Italia” e “Liquidità”
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Operazioni e importi all’11 maggio 2021. Numero operazioni e importi in milioni di euro
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Regione
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OPERAZIONI
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IMPORTI
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Num. Operazioni totali
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di cui fino 30mila euro (ex 25mila euro)
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Importi totali
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di cui fino 30mila euro (ex 25mila euro)
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Veneto
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191.649
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93.052
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18.910
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1.911
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TREVISO
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32.500
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15.474
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3.645,2
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318,1
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Totale Italia
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2.032.406
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1.136.413
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164.790
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22.143
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Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto su dati Fondo Centrale di Garanzia
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