Dichiarazione della Presidente von der Leyen alla conferenza stampa congiunta con il Segretario generale della NATO Stoltenberg e il Presidente Michel


Economia - pubblicata il 25 Febbraio 2022


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Source: European Commission Spokesperson’s Service

Grazie di cuore Jens,

stiamo vivendo un momento decisivo. E noi tre, qui riuniti, siamo ancora una volta la dimostrazione di quanto l’Unione Europea e la NATO siano compatte nel rispondere alle azioni
del Cremlino. Il mondo può vedere che l’unità è la nostra forza.

Oggi di prima mattina il Presidente Putin ha ordinato terribili atti di aggressione nei confronti di un paese sovrano e indipendente e di persone innocenti. La Russia risponderà di questa
scandalosa violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. La posta in gioco non è solo il Donbas, e non è solo l’Ucraina. La posta in gioco è la stabilità dell’Europa e
dell’intero assetto internazionale, il nostro assetto di pace. Il presidente Putin ha scelto di riportare la guerra in Europa. Con una risposta decisa e corale, l’Unione Europea
ostacolerà in tutti i modi possibili il proseguimento degli interventi aggressivi del Cremlino.

Circa mezz’ora fa, ho avuto un colloquio telefonico con il Presidente Zelenskyy che ha chiesto a tutte le parti interessate di aiutarlo come e quanto possibile. Nel corso della giornata
sottoporremo all’approvazione dei leader Europei un pacchetto di sanzioni pesanti e mirate. Ci stiamo coordinando strettamente con i nostri partner e alleati – Stati Uniti, Regno Unito, Canada e
Norvegia, ma anche, ad esempio, Giappone e Australia.

Questo pacchetto comprenderà sanzioni finanziarie che limitano duramente l’accesso della Russia ai mercati dei capitali. Le nuove sanzioni avranno un forte impatto. L’economia Russa ha già
dovuto far fronte a forti pressioni nelle ultime settimane. E queste pressioni adesso si accumuleranno. Le sanzioni ostacoleranno la crescita economica della Russia, aumenteranno gli oneri
finanziari, determineranno un aumento dell’inflazione, intensificheranno le fughe di capitali ed eroderanno gradualmente la base industriale della Russia.

Il secondo principale pilastro delle nostre sanzioni riguarda la limitazione dell’accesso della Russia a tecnologie fondamentali. Intendiamo escludere l’industria russa dalle tecnologie di cui
oggi ha un disperato bisogno per costruire il suo futuro. Le nostre misure indeboliranno la posizione tecnologica della Russia in settori chiave, in cui l’élite di fatto realizza i maggiori
benefici col proprio denaro. Questi settori vanno dai componenti high-tech ai software all’avanguardia. Le misure varate oggi, col tempo, incideranno negativamente anche su tutti i settori
economici della Russia. Ma su un punto voglio essere molto chiara: toccherà al presidente Putin spiegare questa situazione ai suoi cittadini. So bene che il popolo russo non vuole questa
guerra.

L’Unione Europea e la NATO hanno lavorato in stretta complementarità e questa crisi ci avvicinerà ancora di più. È nostro dovere comune opporci al più grave atto di aggressione sul suolo
europeo degli ultimi decenni. L’unità è la nostra arma migliore. Il Cremlino ne è pienamente consapevole, ed è per questo che ha cercato in tutti modi di dividerci, ma ottenendo l’esatto
contrario. Siamo più uniti e determinati che mai. Siamo un’Unione, un’alleanza, uniti nel perseguire il nostro obiettivo.

Grazie infinite.

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