Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio: Nuovi Scenari Post-Covid, lancio del Convegno


Promo - pubblicata il 08 Settembre 2021


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Fonte: ufficio stampa Provincia di Treviso

Provincia di Treviso & Tavolo provinciale per la Prevenzione dei Gesti Suicidari.
Dall’emergenza alle nuove reti di servizio per la comunità.

10 Settembre 2021, Auditorium della Provincia di Treviso, Treviso.
Abstracts delle presentazioni

Luigi Colusso, ideatore e promotore del Tavolo per la prevenzione dei gesti suicidari ne ha presentato le finalità, la storia, le attività. Il Tavolo è una comunità scientifica,
organizzativa e formativa su base volontaria, si riferisce al territorio della provincia di Treviso e coltiva legami e scambi a livello nazionale
. È operativo dal 2015 ed è costituito da
più di trenta componenti, servizi, associazioni, enti pubblici e privati che condividono esperienze di lavoro professionale e di servizio volontario di fronteggiamento dei tentativi di suicidio,
di accoglienza dei sopravvissuti operando in rete.
Il Tavolo è al servizio dei cittadini e delle comunità locali che sono chiamate a fronteggiare gesti suicidari e altre morti violente.
Il Servizio psicologico inOltre della Regione Veneto è stato presentato dalla responsabile, Emilia Laugelli. Sono state rivisitate la storia, i metodi, ed il ruolo che il Servizio ha
ricoperto nella comunità veneta. Nato nel 2012 proprio per arginare la drammatica ondata di suicidi seguiti alla crisi del 2011, il Servizio opera quotidianamente in scenari emergenziali per
prevenire gesti suicidari e gestire drammatiche situazioni critiche.
Sono state quindi presentate due interessanti realtà territoriali: il progetto “lo psicologo di Quartiere” del Comune di Treviso e i servizi della Caritas di Vittorio Veneto per alleviare nel
territorio le sofferenze delle persone, soprattutto a seguito delle ferite generate dalla pandemia COVID
.
A) Veronica Gallo (Coordinatore del progetto) ha illustrato il progetto pilota “lo psicologo di Quartiere”, nato su iniziativa del Comune di Treviso, finalizzato a fornire supporto
psicologico gratuito e di indirizzo ai cittadini attraverso un lavoro di prossimità e di rete con le diverse realtà del territorio. Il progetto gode della collaborazione e supervisione
scientifica dell’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto, dell’Azienda U.L.S.S. 2 “Marca Trevigiana”, della collaborazione operativa del Consultorio “Centro della Famiglia” di Treviso.
B) Serena Zaccaron ha presentato La Fondazione Caritas Vittorio Veneto Onlus, braccio operativo ed istituzionale della Caritas Diocesana di Vittorio Veneto che opera nel territorio della
Diocesi di Vittorio Veneto. La Fondazione promuove, attraverso forme di aiuto morale, culturale, economico, socio-sanitario, iniziative concrete di solidarietà (centri di ascolto,
accoglienza abitativa, accoglienza e supporto a immigrati, Fondazione Esodo, Sportello Donna, formazione nelle scuole, inserimento lavorativo) nei confronti di persone singole e di gruppi di
persone che si trovino in situazioni di disagio a causa d’indigenza, emarginazione, immigrazione, handicap, disoccupazione, malattia, solitudine, anzianità
. Tra le tipologie di disagio
mentale intercettate ci sono donne e mamme vittime di violenza famigliare, vicende famigliari complesse, difficoltà di relazione all’interno della famiglia, bambini e adolescenti con vissuti
famigliari difficili e difficoltà nell’inserimento sociale e scolastico, vittime di tratta, immigrati con vissuti di trauma e difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana,
nell’integrazione sociale e lavorativa.
La presenza di Fondazione Caritas Vittorio Veneto al Tavolo Prevenzione Gesti Suicidari è stata una opportunità di collegamento, supporto e confronto con i vari enti e servizi presenti sul
territorio. Per quanto riguarda il tema del suicidio, che emerge a volte come unica via d’uscita da una vita che viene vista come troppo dolorosa e senza prospettive per il futuro, l’utilità e la
necessità di poter indirizzare le persone verso il supporto più appropriato.
Si è passati quindi alle tematiche del suicidio legate a due momenti particolarmente vulnerabili dell’esistenza umana: l’adolescenza e la vecchiaia.
A) Erika Da Dalt (Consulta Provinciale Studentesca di Treviso), Eleonora Berto (Liceo Artistico di Treviso) Luisa Celeghin (docente), nella loro relazione, “La scuola, una
nuova prospettiva di rete in collaborazione con il Tavolo”, hanno presentato alcune riflessioni sul ruolo degli studenti all’interno di una rete di operatori ed istituzioni come quella del
Tavolo. Sono state esposte le domande, le preoccupazioni e bisogni che nascono nei giovani e negli adolescenti ma anche le possibili soluzioni che nascono dal dialogo intergenerazionale e dalla
partecipazione.
E’ seguita quindi la presentazione del concept del logo del Tavolo.
E’ stato, in chiusura, illustrato il progetto MOM. La MOM, azienda del trasporto pubblico, è stata lieta di poter dare il suo contributo all’iniziativa del Tavolo provinciale in questa campagna
di sensibilizzazione. La centralità della persona è uno dei valori fondanti di Mobilità di Marca, che anche per questo ha messo a disposizione i propri mezzi per veicolare i temi della
campagna, consapevoli di poter arrivare con messaggi importanti ad una platea soprattutto di giovanissimi.
In tutti i mezzi sono stati messi in distribuzione degli appendini con il numero verde di contatto del servizio di prevenzione. Un messaggio che è entrato quindi nel quotidiano di tanti ragazzi,
un segnale concreto di vicinanza verso le loro possibili fragilità. Manifesti di prevenzione erano presenti anche nei principali punti vendita della MOM e sul sito, particolarmente frequentati in
questo periodo di campagna abbonamenti. Gli appendini avevano lo stesso contenuto delle locandine. Il contenuto è stato costruito dai ragazzi che hanno partecipato al progetto del logo.
L’appendino aveva l’obiettivo di permettere a qualsiasi persona di staccarlo e chiedere aiuto al numero impresso dietro all’appendino che era il numero del Servizio InOltre.
Oltre a questo, tramite il codice QR, si è potuto accedere al sito del Tavolo (i manifesti sono riportati in coda al documento).
B) Al tema della prevenzione del suicidio negli anziani, fenomeno molto sottostimato dalle statistiche, era stata interamente dedicata la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio dello
scorso anno. Un’ulteriore riflessione è stata resa necessaria perché la popolazione anziana è stata particolarmente colpita dalla pandemia e dalle restrizioni correlate. Lasciarsi andare, in
solitudine, senza speranza o invece scegliere di continuare a vivere? E perché? Quanto e in che modo la dignità percepita può influenzare la scelta dell’anziano di vivere ancora per affrontare le
sofferenze, per trovare ancora uno scopo? Questa situazione ha messo non solo gli anziani a dura prova ma anche tutto il sistema di cura che li accoglie e li accompagna, sino alla fine.
In quest’anno Elisa Mencacci con altre colleghe dell’ISRAA di Treviso, che fanno parte del Gruppo Anziani del Tavolo, ha deciso di affrontare, attraverso una ricerca sperimentale, il tema
della dignità, rendendo gli anziani residenti in struttura, effettivi protagonisti. Sono state raccolte le loro voci, e le loro riflessioni, confermando il valore della narrazione condivisa,
dell’incontro da celebrare, verso nuovi orizzonti di senso di un’esistenza che valga davvero la pena di essere vissuta.
L’ultima sezione è stata dedicata ad un progetto sperimentale totalmente nuovo nel panorama nazionale: la postvention. Con questo termine anglosassone si intendono gli interventi che vengono
attuati dopo che il suicidio si è verificato. Questi interventi sono effettuati per ricostruire le persone, le famiglie e le comunità sopravvissute al gesto suicidario ma comunque lacerate e
ferite da questo.
A) Questo progetto è stato fortemente sostenuto dall’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana ed in particolare dal Dipartimento per la Salute Mentale, che ha organizzato un corso di formazione per
preparare volontari che operino in questo difficilissimo contesto, in sinergia con l’Azienda. I volontari hanno aiutato i sopravvissuti soprattutto nel tempo intercorso dalla comunicazione della
notizia all’affidamento, alle istituzioni, enti, associazioni che prenderanno in carica i sopravvissuti, costruendo un ponte tra un presente drammatico ed un futuro da ripensare, promuovendo
inoltre a livello sociale iniziative di sensibilizzazione e prevenzione nelle comunità.
Oltre 45 persone con profili professionali e biografici diversi con grande entusiasmo si sono iscritti al corso che ha previsto oltre 45 ore di formazione. Leonardo Meneghetti, Direttore
del Dipartimento per la Salute Mentale dell’Azienda ha presentato il Corso. Al termine della sua esposizione un corsista ha dato, come portavoce di tutti i corsisti, la esperienza.
B) Per supportare questa attività futura di postvention a livello dell’intero territorio della Provincia di Treviso, Cittadinanzattiva, componente del Tavolo ha creato una Organizzazione di
Volontariato, la Rete di Malchia, per organizzare e tutelare le attività dei volontari e ha costruito una rete di relazioni con Istituzioni, Enti, altre associazioni, cittadini per garantire
orientamento e una risposta pluridimensionale ai bisogni immediati
Francesco Rocco ha presentato l’ODV la Rete di Malachia, la sua mission, la rete di relazioni con istituzioni, quali Azienda Sanitaria ULSS 2 Marca Trevigiana, Servizio inOltre, Comuni,
associazioni di volontariato quali ADVAR (Progetto Rimanere Insieme), Comunità di Sant’Egidio, professionisti (studi legali e di assistenza delle pratiche amministrative) per poter assicurare ai
volontari che effettuassero interventi di postvention la possibilità di offrire orientamento e assistenza alle persone e alle famiglie, alle comunità in un momento drammatico della loro storia.
Ha chiuso i lavori il Deputato Cristian Romaniello presentando la sua proposta di legge sulla prevenzione del suicidio a livello nazionale.

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