Eventi - pubblicata il 19 Dicembre 2017
Fonte: ufficio stampa
Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Il corretto utilizzo dei fitosanitari è stato al centro del dibattito promosso dalla categoria dei giardinieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana nel corso dell’ incontro svoltosi nei
giorni scorsi presso la sede dell’associazione. La questione espone le aziende a possibili sanzioni che partono da un minimo di 12mila euro.
Con l’approvazione del Piano di Azione Nazionale, PAN, e con il suo recepimento da parte della Regione Veneto, è stato disciplinato l’uso dei prodotti fitosanitari finalizzato alla riduzione dei
possibili rischi per la salute dell’uomo e per la protezione dell’ambiente. Peccato però che non siano state indicate, come recitano le disposizioni di legge, le zone nella quali si possono
utilizzare quei prodotti fitosanitari che non soltanto aiutano le piante a difendersi dai parassiti che le minacciano, ma che anche rispettano la salute e l’ambiente.
Il mancato recepimento delle disposizioni oltre a compromettere la sopravvivenza di alcune specie, genera danni agli operatori del settore già provati dal fenomeno dilagante degli abusivi che
inquinano il mercato e non garantiscono il corretto utilizzo delle sostanze.
Confartigianato Imprese Marca Trevigiana sta presidiando le questioni e per combattere il lavoro nero e tutelare quanti quotidianamente rispettano le norme, si sta adoperando per il riconoscimento,
presso le sedi ministeriali, della qualifica degli operatori del verde. Muovendo dal presupposto che la professionalità è un elemento che garantisce la qualità del servizio e la salvaguardia
dell’ambiente Confartigianato ha pianificato dei percorsi di formazione ad hoc che spaziano dalla tecniche di potatura allo smaltimento del rifiuto, passando per lo studio dell’architettura dei
giardini e la manutenzione di piante di pregio per potenziare le conoscenze e competenze dei professionisti.