Economia - pubblicata il 15 Dicembre 2016
La Camera di Commercio di Treviso-Belluno, nella sede di Belluno, ha ospitato
Unioncamere Veneto per la presentazione del rapporto Veneto Internazionale 2016, realizzato dal Centro Studi in collaborazione con le Camere di Commercio del Veneto. Presenti
Giuseppe Fedalto, presidente Unioncamere Veneto, Mario Pozza, presidente Camera di Commercio Treviso -Belluno, Gian Angelo Bellati, segretario
generale Unioncamere Veneto, Serafino Pitingaro, responsabile Area Studi e Ricerche.
Il presidente Mario Pozza ha voluto ospitare nella sede camerale di Belluno,
l’importante cerimonia di consegna del premio regionale “Marco Polo” e la presentazione del rapporto Veneto Internazionale perché – sottolinea
– sono davvero lieto di accogliere, nel corso di
questo mio primo anno di mandato delle due camere unite Treviso – Belluno, la premiazione delle imprese che rendono così forte il nostro Veneto portandolo ad essere la seconda Regione per export
dopo la Lombardia.
Più della metà delle imprese manifatturiere Venete opera con l’estero e si può dire che il Veneto sia poco esposto alla Brexit perché l’export verso Regno Unito è solo il 6% del totale
regionale.
L’agroalimentare dopo i macchinari è il comparto più esportato ed incide con un valore di 4,7 Miliardi di euro.
Per quanto riguarda il contributo provinciale all’export Treviso segna un +1,4% e Belluno un +2,8%.
Aumenta inoltre sensibilmente la spesa dei turisti stranieri in Veneto con +8,2%.
Una vocazione all’export che è insita nell’imprenditorialità e che ci porta ad essere leader nei
mercati esteri con le nostre grandi e piccole imprese, segno che il Veneto sa declinare l’eccellenza nell’artigianato, come nella grande impresa.
Sono lieto di premiare – afferma Pozza – e a loro rivolgo le mie più
vive congratulazioni, le aziende COSTAN s.r.l. e O.C.S. MOULDS s.r.l. per la provincia di Belluno e le aziende SCHIAVINATO s.r.l. e IRIS VIGNETI s.s. soc.
agricola
per la provincia di Treviso.
Il premio “Marco Polo” giunto alla sua XXVI edizione è stato istituito per
riconoscere il contributo allo sviluppo dell’interscambio regionale da parte delle imprese delle province venete.
Per analizzare il valore dell’export per il Veneto ed aiutare così le nostre imprese nelle scelte da
intraprendere, – continua il presidente Mario Pozza – è stato
presentato il rapporto “Veneto Internazionale 2016” curato dal Centro Studi di Unioncamere Veneto e che ci ha fornito il valore dell’internazionalizzazione del sistema economico
regionale.
Consulta le slide dei dati statistici su export veneto
La propensione all’export dell’economia regionale negli ultimi 5 anni – come si evince dalla dal rapporto Veneto Internazionale – è passata dal 37,5% del 2010 al 42,7% del 2015
(Nord-Est 39,9%, Italia 28,2%), assegnando al Veneto il primato tra le principali regioni export-oriented. In particolare, secondo l’indagineVenetoCongiuntura, nel 2015
oltre la metà delle imprese manifatturiere ha operato sui mercati stranieri (52,3%) ricavando una parte consistente del fatturato dalla vendita di prodotti all’estero. L’incidenza delle imprese
esportatrici sul totale cresce all’aumentare della dimensione aziendale: dal 23,5% delle microimprese al 57,5% delle piccole, all’88,9% delle medie imprese e 96,3% delle imprese più grandi.
Dopo l’assestamento del 2015 (+5,3%), nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni venete sono rimaste pressoché stabili (+0,7% su base annua). La crescita piatta dell’export
registrata nel primo semestre dell’anno (+0,2%) si è rafforzata nei mesi estivi che hanno evidenziato una dinamica tendenziale decisamente positiva (+1,9%). Tale tendenza è
ascrivibile principalmente al recupero degli scambi verso alcuni importanti mercati, in particolare verso l’America settentrionale (+2,8% rispetto all’anno precedente) e l’Asia centrale (+9,5%) e
per alcuni settori strategici, come l’occhialeria (+4,9%), gli alimentari (+4,1%) e le bevande (+9,2%).
Nel 2015 in Veneto gli operatori che hanno realizzato almeno una transizione commerciale con l’estero hanno raggiunto quota 28.903 (+3,9%) da 27.832 nel 2014. Circa il 73,4% delle
vendite all’estero è generato da 1.057 medi e grandi operatori che esportano ogni anno 42,2 miliardi di euro, mentre il restante 23,6% si distribuisce in modo direttamente proporzionale alla
dimensione dell’operatore. Il valore medio esportato per operatore (margine intensivo) ha registrato per il Veneto un +1,4% ascrivibile prevalentemente ai grandi operatori,
strutturati e orientati strategicamente verso i mercati esteri.
Il Veneto, come l’Italia, si conferma un territorio più investitore che beneficiario: i flussi netti di investimenti diretti all’estero hanno registrato un saldo
fortemente positivo pari a 1,3 miliardi di euro (da -749 milioni). Nel 2015 il rilevante saldo positivo è emerso grazie al forte recupero degli investimenti diretti verso l’Europa (1,2 miliardi).
Crescente il saldo anche verso l’America (59 milioni). In peggioramento i saldi verso Asia (99 milioni) e Oceania (-12 milioni). La distribuzione settoriale degli investimenti all’estero ha
presentato un soddisfacente risultato nel settore delle intermediazioni finanziarie (796 milioni), del commercio (279 milioni) delle attività immobiliari, di noleggio e ricerca e sviluppo (113
milioni).
Alla fine del 2015 le imprese a partecipazione estera in Veneto sono 961 per un totale di oltre 58mila dipendenti e un fatturato aggregato pari a quasi 25 miliardi di euro (+2,2%
sul 2014). Invece, le imprese estere a partecipazione veneta sono 4.193, con oltre 156 mila dipendenti e un fatturato di 22 miliardi di euro (-0,2% rispetto al 2014).
L’interscambio internazionale di servizi del Veneto ha espresso un andamento assai vivace tornando a esprimersi su livelli soddisfacenti dopo anni contrassegnati da una certa
fiacchezza. Le esportazioni di servizi (crediti) del Veneto hanno continuato a crescere nel 2015 (+14,3%) portandosi a 6,7 miliardi di euro, il 9,4% del totale nazionale. Oltre il 77% delle vendite
all’estero di servizi deriva dalla spesa sostenuta dai turisti stranieri nel territorio. Nel 2015 in Veneto si concentra il 14,5% dellaspesa dei viaggiatori stranieri in Italia (la
quota regionale è scesa di 0,5 p.p. dal 2007). Sono circa 5,2 miliardi di euro le entrate turistiche (+8,2%) registrate nel 2015 che hanno consentito al Veneto di confermarsi la terza regione più
attraente in termini di spesa per i visitatori stranieri dopo Lazio (+6,2%) e Lombardia (+3,8%).