Eventi - pubblicata il 26 Novembre 2019
Fonte: ufficio stampa Coldiretti Treviso
Treviso 22 novembre 2019_Dobbiamo guardare alle colline di Conegliano e Valdobbiadene con occhi diversi. Il Riconoscimento dell’Unesco ha cambiato paradigma: non si tratta di un nostro
patrimonio, ma di un patrimonio dell’Umanità da gestire con una rinnovata responsabilità, ma soprattutto con nuove competenze da mettere in campo per l’accoglienza e lo sviluppo sostenibile.
Così Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso interverrà domani all’appuntamento a Valdobbiadene dal titolo Il riconoscimento Unesco, occasione
per fare sistema a cui Coldiretti Treviso ha dato il patrocinio.
Un appuntamento per generar riflessioni e proposte tra gli operatori territoriali che si svolgerà domani 23 novembre 2019 a Palazzo Celestino Piva, dalle
ore 9,30.
Ecco il programma:
Saluto di apertura del Sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, di Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso e di Innocente Nardi, Presidente Consorzio Prosecco
Superiore.
La prima relazione verterà su Impresa agricola protagonista della salvaguardia ambientale a cura del Prof Stefano Masini, Capo Area Ambiente e Territorio Coldiretti
Nazionale.
Poi su Imparare dall’esperienza toccherà a Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Il turismo e le nuove
sfide tecnologiche saranno il tema a cura di Edoardo Dal Negro, Docente di Digital Marketing, partner Blink-Up. Enoturismo: persone al centro è l’intervento di
Lodovico Zago, FormAttore, metodo Meraki, Partner Blink-Up, mentre Stile e innovazione a cura di Anna Zannino, CEO Kaos Marketing – Marketing strategico.
In conclusione Ringraziamenti di Carlos Manuel Veloso dos Santos, CEO Amorim Cork Italia.
Moderatore del convegno Luigi Mariani di Venezie Channel.
Questo riconoscimento ci dice tre cose:
1) che è una Tutela per rendere questi luoghi sempre più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che umano, anche gli atteggiamenti fanno la differenza sia tra noi sul territorio sia
quelli per accogliere i turisti.
2) Che è un’occasione per dare un valore maggiore a tutto ciò che esprime questo territorio, dagli uomini alle competenze. Questo riconoscimento ci dà energia per dar vita ad un rinnovato
sviluppo dell’intera aerea.
3) Questo riconoscimento ci richiede nuove e aggiornate competenze, un’altra sfida per crescere e mettersi in gioco. Non pensiamo di ragionare come venti o solo dieci anni fa. Per cogliere
questa sfida dobbiamo crescere la nostra voglia di investire su noi stessi e sulle nostre strutture.
Tre elementi per garantirci uno sviluppo sostenibile culturale, agricolo, turistico ed economico superando l’individualismo, generando un senso collettivo di appartenenza ad un’area che è
patrimonio dell’umanità e non certo nostra conclude Giorgio Polegato.
L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell’UNESCO.
Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. Il nostro patrimonio, culturale e naturale, è fonte insostituibile di vita e
di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le selvagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidi d’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali
barocche dell’America latina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale.