Promo - pubblicata il 27 Maggio 2019
Fonte: ufficio stampa Confindustria Belluno Dolomiti
Belluno, 25 maggio 2019 – Assumere persone svantaggiate, formare i dipendenti per accoglierle e farle lavorare al meglio, sostenere programmi di inclusione: Confindustria Belluno Dolomiti
ha incontrato i vertici dell’Ulss 1, l’Ufficio Scolastico Provinciale e Veneto Lavoro per lanciare un importante programma sociale dedicato alla diversità in azienda, un vero e proprio Tavolo di
lavoro che si aggiornerà a breve al fine di avviare progetti concreti.
La diversità è un valore da coltivare e favorire. Siamo pronti ad accogliere nuove sfide, affermano la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton e Flavio Mares,
consigliere dell’Associazione con delega al sociale.
E proprio la delega al sociale è una novità assoluta per Confindustria: Abbiamo voluto lanciare un segnale al territorio e far capire che le aziende bellunesi sono pronte anche a favorire
l’integrazione dei soggetti più deboli. Con Flavio Mares costruiremo il percorso migliore, le parole di Berton.
La prima riunione del Tavolo per la diversità ha visto la partecipazione – oltre a Berton e Mares – di Gianni De Bastiani, dirigente dell’Ufficio scolastico di Belluno, Gian Antonio Dei Tos,
direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’Ulss 1 Dolomiti, Raffaella Bordin di Veneto Lavoro.
L’impresa del futuro dovrà sempre di più essere inclusiva. Favorire l’integrazione dei soggetti più deboli è un valore aggiunto anche per l’azienda, afferma Mares. Anche per questo
stiamo studiando un marchio di qualità, una sorta di bollino, per chi porta avanti questi progetti. C’è da dire che nel Bellunese, la sensibilità su questo tema è già molto alta e ci sono imprese
che hanno avviato percorsi virtuosi.
Massima attenzione sarà dedicata, per esempio, ai soggetti affetti dalle patologie dello spettro autistico, condizione che vede numeri importanti e in aumento: come riportato dal direttore Dei Tos,
i casi in Provincia sono circa 150.
De Bastiani ha sottolineato, da parte sua, come l’inserimento dei soggetti deboli nelle scuole sia costantemente monitorato dall’Ufficio scolastico provinciale, mentre Bordin ha ricordato
l’esistenza di progettualità regionali volte proprio a favorire l’inserimento in azienda.
A tal proposito, Reviviscar ha già programmato, in via sperimentale, per l’autunno un percorso formativo di Disability management: La sfida è culturale ed educativa perché l’approccio al
soggetto con disabilità deve essere il più personalizzato possibile, sottolinea Mares. Questo significa che le risorse che operano in azienda devono essere educate all’accoglienza. Non
basta conoscere solo le norme di riferimento, ma anche la psicologia. Se l’integrazione riesce, il successo è di tutti. Non parliamo più solo e soltanto di responsabilità sociale d’impresa, ma
anche di responsabilità civile. È un passo in avanti nelle relazioni umane e sociali, di cui l’azienda può essere protagonista.
Il Tavolo delle Diversità è stato aggiornato ai primi di giugno.