Eventi - pubblicata il 08 Giugno 2020
Fonte: ufficio stampa Confindustria Belluno Dolomiti
Belluno, 6 giugno 2020 -Entra nella fase due, con un seminario aperto a tutti, il progetto pilota “Family Audit, un cambiamento culturale per il territorio bellunese”, di cui è capofila il
Consorzio BIM Piave, in partenariato con il Comune di Feltre, Confindustria Belluno Dolomiti, i sindacati, la Provincia di Belluno e la Provincia di Trento. Il progetto è uno dei sei selezionati a
livello nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia.
Diversi gli obiettivi: combattere lo spopolamento supportando le imprese e gli enti a misura di famiglia, bilanciare i tempi di vita e di lavoro per promuovere la genitorialità, trasformare gli
strumenti del lavoro agile in una opportunità traendo tutti gli insegnamenti possibili dal periodo di lockdown.
Nel corso del seminario – che si svolgerà martedì 9 giugno alle 10 sulla piattaforma Zoom – saranno illustrati i dettagli
dell’iniziativa, lanciata nel settembre 2019 a Feltre e dedicata a tutte quelle realtà, pubbliche e private, interessate a certificarsi “Family Audit“, dotandosi di un proprio piano di
obiettivi volto a migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro del personale.
“Si tratta di un vero e proprio processo certificativo scandito da tappe ben precise, con dei consulenti esperti che si metteranno a disposizione di enti e imprese. Una parte delle spese per la
certificazione sarà sostenuta dal progetto stesso che ha un valore complessivo di 200 mila euro”, spiega Umberto Soccal, presidente del Consorzio Bim Piave, capofila della cordata.
“Il bilanciamento delle esigenze lavorative e familiari va a incidere sulle politiche di genere e sulla genitorialità, fattori indispensabili se vogliamo mantenere le giovani coppie sul
territorio su modello di quanto già si sta facendo in Trentino”, ribadisce Soccal.
Concetti che ribadisce anche Flavio Mares, consigliere di Confindustria Belluno Dolomiti con delega al sociale: “Le imprese bellunesi sono sempre state attente alle esigenze delle famiglie
ma le famiglie mutano velocemente e hanno bisogno di strumenti sempre nuovi. Un efficace welfare aziendale deve cogliere i cambiamenti e anticiparli”.
“La crisi da coronavirus e il lockdown hanno accelerato dei processi già in atto come lo smartworking, sottolineando che si possono adottare fin da ora nuovi modelli di organizzazione”, sottolinea
Mares.
Martedì 09, dopo i saluti istituzionali, a illustrare lo strumento del “Family Audit” saranno Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia di Trento per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili,
e Lucia Claus, direttore Family Audit. Seguiranno le testimonianze di Roberto Busato dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Trento, Manuela Faggioni della CGIL del Trentino, Andrea
Stiz (Suanfarma Italia Spa), Viviana Maretto (Comune di Padova), Maurizio Zordan (Zordan Srl) ed Emanuela Comisso (Galdi Srl).
Sarà possibile partecipare tramite la piattaforma Zoom. Per le adesioni è necessario scrivere una mail all’indirizzo: family.audit@consorziobimpiave.bl.it entro le ore 17.00 dell’8 giugno.