Intervenga il MISE sul divieto di consumazione al banco nei bar: interpretazione giuridicamente incomprensibile e immotivata sotto il profilo sanitario

Sartorato: È un attacco al modello di offerta del bar italiano


Economia - pubblicata il 03 Maggio 2021


https://www.trevisobellunosystem.com/tvsys/img/notizie/post_social.png

Fonte: ufficio stampa Fipe

Treviso, 30 aprile 2021 – La circolare del 24 aprile u.s. con cui il Ministero dell’Interno ritiene che il DL “Riaperture” vieta ai bar la possibilità di effettuare la somministrazione
al banco è giuridicamente incomprensibile e non ha alcun fondamento di sicurezza sanitaria. Si tratta di un’interpretazione che nessuno si aspettava considerando che il decreto non esclude
espressamente il consumo al banco ma, al contrario, ha voluto specificare con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo (esclusivamente all’esterno fino al 31 maggio).
D’altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazione, almeno l’aspettativa di una regolamentazione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla i bar hanno sempre avuto
la possibilità di effettuare la somministrazione al banco anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce, che non implica una lunga permanenza all’interno degli esercizi.
In sostanza, stando alla circolare del Ministero dell’Interno, la somministrazione al bancone non si potrà fare prima del 1° luglio mentre a partire dal 1° giugno sarà possibile consumare al
chiuso ma al tavolo. Un paradosso giuridico e sanitario.

È un attacco al modello di offerta del bar italiano – dichiara la presidente di Fipe Confcommercio Treviso Dania Sartorato, presidente di Fipe – che si differenzia da
quelli degli altri Paesi proprio perché basato sul consumo al banco. Un provvedimento punitivo ingiustificato anche sotto il profilo scientifico sui rischi sanitari che si corrono. Anzi la
scienza continua a sostenere che il rischio di contagio cresce con l’aumento del tempo di contatto.

Per dare voce agli oltre 2000 bar del nostro territorio, Fipe – Confcommercio di Treviso – si associa alla richiesta del Presidente Stoppani di un intervento urgente da parte del MISE,
perché ormai il tema della salute pubblica non può essere separato da quello della tenuta di un intero settore produttivo.

Corsi e convegni

Economia

Economic Report

Eventi

News Europa

Promo

Sport