Economia - pubblicata il 08 Marzo 2021
Fonte: ufficio stampa Confarigianato Imprese Marca Trevigiana
Lunedì 8 Marzo 2021.
L’anno appena trascorso è stato complesso. L’emergenza sanitaria ha accentuato significativamente i problemi legati alla conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia. Questo però non
ha inciso sulla presenza di donne nell’artigianato nostra regione che è rimasta tutt’altro che marginale: 36.457(su 165.261 persone, pari al 22.1%), di cui 6.760 nella Marca Trevigiana. Di queste
il 42.5% ricopre la carica di titolare, il 40.2% è attivo nell’impresa in veste di socio e circa il 15% ha un ruolo di amministratore. Da sottolineare che rispetto al 2019 le prime sono rimaste
pressoché invariate (-1%) così come le amministratrici. Una flessione più marcata, pari a -2.5%, è stata registrata a carico delle socie.
Circa la distribuzione per settori delle 2.762 titolari rileva che il maggior numero, ben 1.792, pari al 62.4%, è impegnato nell’ambito dei servizi alla persona (-0.3 % rispetto al 2019). A
seguire , 713 guidano aziende manifatturiere (-4.7% rispetto al 2019). Ben 278, +3.7% in più del ’19, hanno un’azienda attiva nei servizi alle imprese. La dimostrazione di un’attitudine ad
occuparsi di servizi innovativi, digitali. Infine 2.6% conduce un’azienda di costruzioni.
Le misure introdotte nell’ultima manovra di bilancio a favore delle imprese femminili sono un chiaro segnale di riconoscimento del contributo delle donne all’economia italiana e corrispondono a
quanto il Movimento Donne Impresa di Confartigianato ha ripetutamente sollecitato per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Positive le misure riguardanti il Fondo per
l’imprenditoria femminile (20 mln di euro per ciascuno degli anni 2021-2022 per promuovere e sostenere sia l’avvio di nuove imprese femminili sia il rafforzamento della struttura patrimoniale delle
imprese femminili e programmi ed iniziative per diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne) e per le nuove aziende guidate da donne e gli impegni per consolidare l’attività delle imprese
nei settori innovativi e per favorire gli investimenti nelle nuove professioni. Si auspica che vengano accompagnate da provvedimenti semplici e snelli, solo così si sosterrà realmente il
contributo femminile all’economia italiana e si colmerà il gap rispetto agli altri Paesi europei.
Le imprenditrici artigiane in Veneto e nella Marca Trevigiana nel 2020