L’OSCE rimane un forum essenziale per promuovere il dialogo, creare fiducia e sostenere la cooperazione, dichiara il Ministro degli Esteri italiano Moavero Milanesi al Consiglio Permanente dell’Organizzazione


Economia - pubblicata il 04 Settembre 2018


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Fonte: ufficio stampa Farnesina

Nel suo intervento al Consiglio Permanente dell’OSCE, il primo da quando è stato nominato Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Presidente in esercizio dell’OSCE
Enzo Moavero Milanesi ha riaffermato il forte impegno del suo Governo a favore del rafforzamento del ruolo dell’organizzazione quale forum di dialogo politico.
“L’OSCE rappresenta un elemento straordinariamente importante, soprattutto in questa fase storica, per mantenere aperti i canali di comunicazione in merito alle principali crisi
regionali”.
Moavero Milanesi ha nuovamente affermato la determinazione della Presidenza Italiana OSCE per il 2018 di ravvivare lo spirito di Helsinki, ma anche promuovere una “nuova Helsinki” che offra una
piattaforma efficace per un dialogo costruttivo tra Est e Ovest e contribuisca a creare un’atmosfera di fiducia e di cooperazione.
Il Presidente in esercizio ha sottolineato che diversamente dal vecchio concetto di sicurezza, basato sull’acquisizione e sulla proprietà delle informazioni, la moderna sicurezza e la lotta alle
sfide globali del nostro tempo si basano su un intercambio ed una condivisione costante di informazioni tra gli stati.

Facendo riferimento alle priorità della Presidenza Italiana dell’OSCE per il 2018, Moavero Milanesi ha posto in evidenza l’importanza della dimensione mediterranea e le sfide poste dai
flussi migratori.
“Operando in collaborazione con altri, la nostra Organizzazione ha il potenziale per svolgere un ruolo maggiore per lo sviluppo di una governance globale della
migrazione, favorendo una stretta collaborazione tra i paesi di origine, di transito e di destinazione ed incoraggiando una condivisione di responsabilità genuina e senza riserve di tipo
puramente nazionale.”
“La ricerca di una soluzione sostenibile alla crisi che ha colpito l’Ucraina e la zona attorno ad essa è tra le priorità più importanti della Presidenza Italiana dell’OSCE per il 2018”,
ha dichiarato il Presidente in esercizio. “Le parti interessate devono assumersi le proprie responsabilità, assicurando il pieno rispetto del cessate il fuoco e rilanciando il processo
politico in seno al Gruppo trilaterale di contatto e il formato Normandia”.

Riferendosi ai conflitti irrisolti nell’area OSCE, Moavero Milanesi ha espresso la propria soddisfazione che il dialogo tra Armenia e Azerbaijan non si sia interrotto dopo le recenti elezioni
tenutesi in quei paesi. Ha anche ricordato i recenti progressi conseguiti nel processo di pace della Trasnistria, e in particolare il Protocollo di Roma, che riflette l’impegno delle parti ad
attenersi a calendari e meccanismi necessari per assicurare una rapida soluzione delle questioni ancora in sospeso relative alle priorità del “pacchetto degli otto punti”.

Il Presidente in esercizio ha sottolineato l’importanza della cooperazione nella lotta alle minacce transnazionali quali terrorismo, cybercrime, criminalità organizzata e la tratta di esseri
umani.
“Le chiamiamo sfide globali, ma sono piuttosto piaghe globali. Dobbiamo unire le forze e agire insieme. Il nostro impegno abbraccia tutte e tre le dimensioni della sicurezza
identificate nell’ambito dell’Organizzazione: la dimensione politico-militare, la dimensione economico- ambientale e la dimensione umana, ivi inclusi lo stato di diritto, la democrazia e il
rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo.”

“La nostra Presidenza OSCE è animata da una visione positiva e a lungo termine che non potrà che potenziare il ruolo dell’Organizzazione, in cui noi crediamo fermamente. Tuttavia, affinché
questa visione si traduca in un un’azione concreta e di successo, è essenziale che sia sostenuta dagli sforzi di tutti i 57 Stati partecipanti che dovranno essere all’altezza delle nostre
responsabilità per ridurre le tensioni tramite il dialogo, usando tutti gli strumenti di sicurezza cooperativa che condividiamo.”

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