Mario Pozza nuovo Presidente di Asscamerestero

Domenica 9 ottobre, a Perugia, si è svolta l'elezione nella riunione del Consiglio Generale di Assocamerestero


Economia - pubblicata il 10 Ottobre 2022


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Fonte: Ufficio stampa Asscamerestero

Mario Pozza è il nuovo Presidente di Assocamerestero – l’Associazione che riunisce le 84 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) operanti in 61 Paesi del mondo e Unioncamere.
Gian Domenico Auricchio conclude il suo secondo mandato, cedendo il passo al Vicepresidente di Unioncamere e Presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno.
Pozza è stato eletto dal nuovo Consiglio Generale di Assocamerestero nella sua riunione di insediamento, che si è svolta domenica 9 ottobre a Perugia nell’ambito della 31a Convention
Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, insieme a Ronni Benatoff, Presidente della CCIE di Tel Aviv, nominato Vicepresidente.
Il nuovo Consiglio Generale di Assocamerestero, che insieme al Presidente e al Vicepresidente sarà alla guida dell’Associazione per il prossimo triennio è, quindi, così composto:
Consiglieri espressi dal sistema camerale italiano all’estero

Paolo Bazzoni – Rappresentante Area Asia, sud Africa e Oceania (Presidente CCIE Pechino)

Lou Farinotti – Rappresentante Area Asia, sud Africa e Oceania (Presidente CCIE Melbourne)

Jorge Luis Fittipaldi – Rappresentante Area ACCA e Mercosur (Presidente CCIE Rosario)

Livio Manzini – Rappresentante Area Europa e Mediterraneo (Presidente CCIE Istanbul)

Alberto Milani – Rappresentante Area Nafta (Presidente CCIE New York)

Fabio Morvilli – Rappresentante Area Europa e Mediterraneo (Presidente CCIE Lussemburgo)

Giovanni Musella – Rappresentante Area ACCA e Mercosur (Presidente CCIE Città del Guatemala)

Piero Cannas – Presidente eletto da componente “estera” dell’Assemblea (Presidente CCIE Varsavia)

Alessandro Marino – Rappresentante dei Segretari Generali delle CCIE (Segretario Generale CCIE Monaco)
Consiglieri espressi dal sistema camerale italiano

Giovanni Bort – Presidente CCIAA Trento

Riccardo Breda – Presidente CCIAA Maremma e Tirreno

Damiano Gelsomino – Presidente CCIAA Foggia

Massimo Guasconi – Presidente CCIAA Arezzo-Siena

Dalila Mazzi – Presidente CCIAA Pistoia-Prato

Giorgio Mencaroni – Presidente CCIAA Umbria

Domenico Merlani – Presidente CCIAA Rieti-Viterbo

Gino Sabatini – Presidente CCIAA Marche

Michele Somma – Presidente CCIAA Basilicata
Lo sviluppo internazionale, anche in un momento così complesso, resta uno dei principali driver di crescita per le piccole e medie aziende del made in Italy. Il sistema camerale italiano, nella
sua più ampia accezione, vede uno stretto collegamento tra le CCIAA, da un lato, che sul territorio nazionale raccolgono e catalizzano le richieste di imprese e territori, e la rete delle CCIE
dall’altro, che fa da volano per la promozione e lo sviluppo del business nel mondo.
Solo nel 2021, attraverso oltre mille iniziative, le Camere Italiane all’Estero hanno aiutato più di 53.000 PMI a posizionarsi sui mercati di loro competenza, mettendole in contatto con oltre
90.000 operatori esteri interessati ad operare con l’Italia.
Più del 62% delle attività di promozione realizzate dalle CCIE si sono svolte integrando settori e prodotti che rappresentano al meglio il saper fare italiano oltre confine. Tra i servizi più
richiesti, emergono quelli di business matching e networking (oltre il 45%), seguiti da quelli di business scouting e consulenza specialistica (32%) e di primo orientamento ai mercati esteri
(20%).
Quasi la metà delle imprese che si è rivolta alle CCIE opera nel settore agroalimentare. Le attività che sono state dedicate alla promozione del food and wine italiano si collocano, infatti, al
primo posto, sia con attività specifiche che con progetti multipaese quali, ad esempio, True Italian Taste – finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale –
coordinato da Assocamerestero e realizzato dal 2016 in collaborazione con 41 CCIE di 27 Paesi del mondo, per contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding e favorire un migliore posizionamento
delle imprese italiane.
Tornando ai comparti di attività delle imprese, infine, dopo l’agroalimentare emergono i settori di turismo e cultura, della meccanica, del tessile moda e dell’arredamento.
È grazie alla loro natura di business community, nonché ai contatti e ai collegamenti con figure di primo piano nel mondo imprenditoriale e istituzionale all’estero, che le CCIE riescono a
veicolare concrete opportunità di business. La loro forza è, infatti, nella base associativa: dei 20.000 soci circa l’88% è costituito da aziende locali che riconoscono nell’Italia un partner per
il proprio business o per operazioni di investimento. Oltre ai settori più emblematici del made in Italy (agroalimentare, hospitality, tessile e moda, mobili e arredamento, edilizia, ecc), che
sono equamente rappresentati nella compagine associativa, una fetta consistente (il 39%) è composta da aziende di consulenza qualificata, che offrono servizi di supporto in ambito legale,
finanziario, di marchi e brevetti, ecc.
Per le imprese italiane, dunque, la rete delle CCIE si configura come lo strumento fondamentale per creare nuove opportunità e cercare sbocchi su nuovi mercati. Il Consiglio Generale di
Assocamerestero, infatti, racchiude in sé due anime: i rappresentanti del Sistema Camerale italiano, espressione delle imprese e dei territori, e i rappresentanti delle CCIE, espressione delle
business community italo-estere, che operano in stretta sinergia.

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