Economia - pubblicata il 18 Settembre 2017
Fonte: ufficio stampa MISE
Roma , 14 settembre 2017 – “La proposta di Regolamento sul monitoraggio degli investimenti extra UE“
annunciata ieri dal Presidente della Commissione Juncker è un passo importante
nella giusta direzione, ma è solo un elemento di un quadro normativo più completo per il quale l’Italia continuerà a battersi.
L’obiettivo è quello di creare un insieme di regole condivise e fare in modo che l’UE abbia gli strumenti per reagire, anche con forza, quando queste regole vengono infrante.
Questo vale tanto per le acquisizioni e gli investimenti industriali quanto per il commercio.
Per l’Italia è dunque essenziale che tali principi di apertura agli scambi e di difesa intransigente da comportamenti scorretti vengano applicati anche con riferimento ai dossier più importanti di
politica commerciale, primo fra tutti il progetto di regolamento sulla nuova metodologia Anti Dumping e la connessa questione dello status non di economia di mercato della Cina.
Ci attendiamo che le discussioni attualmente in corso a Bruxelles tra Parlamento Consiglio e Commissione portino ad un netto miglioramento del testo sul cosiddetto “MES Cina”. Il nostro Paese,
conducendo una battaglia spesso di avanguardia, ha contribuito a migliorare, rispetto ad una iniziale proposta inadeguata, la bozza di Regolamento adottata dal Consiglio che tuttavia ancora non
risponde pienamente alle esigenze dell’industria e dei lavoratori europei. In questo contesto la posizione espressa dal Parlamento Europeo con il suo voto appare certamente la più equilibrata e
può contare sul pieno sostegno dell’Italia”.
Così il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda sui negoziati in corso a Bruxelles sul Regolamento riguardante la nuova metodologia Anti Dumping UE.