Fonte: ufficio stampa CCI Mendoza Camera di Commercio Italiana in Argentina di Mendoza
Le importanti iniziative sviluppate negli ultimi anni, molte di esse innovative e di grande impatto, hanno portato la Camera di Commercio Italiana di Mendoza, la più antica istituzione
bi-nazionale dell’ovest argentino, ad essere uno dei principali referenti nei rapporti internazionali della Regione ed interlocutore valido e strategico con l’Italia.
Il programma per il 2022 sarà caratterizzato da un cambio di obiettivi verso la quarta rivoluzione industriale e industria 4.0, la promozione e l’appoggio alle aziende per raggiungere questi
nuovi paradigmi dell’internazionalizzazione.
Si prevedono le seguenti iniziative:
Area di Affari :
– Road Show Italy
– Bontà italiane in Argentina: food & drinks
– Piccoli borghi che fanno grande l’Italia
– Economia circolare: da rifiuti a risorse
– Great Wine Capitals Global Network 2022
– Promozione di fiere italiane
(MacFrut, MecSpe, Intralogistica, Simei-Enovitis)
– Promozione di fiere argentine – assistenza alle aziende italiane
(Mineraria San Juan, FITHEP Agroalimentare, ExpoLogisti-k, Expomedical, FIT)
– Valorizzazione della rete delle Camere di Commercio Italiane nel mondo
(webinar, seminari, incontri tra imprenditori, marketing strategico)
– Procurement Argentina
Area di Assistenza Imprenditoriale :
– Assistenza giornaliera alle richieste di informazioni
– Appoggio imprenditoriale per ricerche di controparti, studi di mercato,
assistenza legale e finanziaria, studi di ingegneria e di localizzazione
– Trading e collaborazione per il commercio estero
– Collaborazione con Consorzi, Distretti Industriali e Parchi Scientifici
Tecnologici Italiani
– Collaborazione con imprese italiane di alta tecnologia
– Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione – Mendoza 4.0
Area informativa :
– Bollettino “News for Business”, edizioni spagnolo e italiano
– Diffusione di opportunità commerciali italiane ed argentine
– Diffusione di fiere, esposizioni, congressi ed altri eventi
– Diffusione e promozione tramite conferenze e seminari informativi
Area formativa :
– Corsi e seminari per imprenditori e professionisti
– Corsi di italiano commerciale
Area di Rete :
– Partecipazione alle manifestazioni organizzate dal Sistema Camerale
Smart Export – l’Accademia digitale per l’internazionalizzazione, è un progetto coordinato dalla Farnesina e realizzato grazie alla collaborazione con la Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane (CRUI) e l’ICE per offrire alle imprese e ai professionisti italiani l’opportunità di partecipare, a titolo gratuito, ai corsi di
alta formazione per l’internazionalizzazione erogati da
Agenzia ICE e da cinque prestigiose Università e Business School. I corsi rimarranno aperti fino al
9 Marzo 2022 e le
iscrizioni al progetto potranno essere perfezionate al seguente indirizzo:
https://www.smartexportacademy.it/.
La principale fiera delle macchine e prodotti per l’agricoltura estensiva sarà realizzata in modo presenziale a San Nicolas de los Arroyos, Buenos Aires, dall’8 all’11 Marzo 2022.
PANORAMA MINERARIO DIGITALE
GLI IMPRENDITORI DI AMERICA LATINA VOGLIONO I VIAGGI DI AFFARI
Uno studio della Wakefield, promozionato da SAP Concur, indica che il 99% degli imprenditori di America Latina interpellati assicurano che sono disposti di riprendere i viaggi. Inoltre il
77% si sono manifestati come “molto disposti” di farlo, al di sopra del 65% che ha risposto nello stesso modo, in media, a livello mondiale. Richieda l’abstract dell’articolo presso la nostra
sede.
FINANZIAMENTI SIMEST
Il termine per presentare le domande al Fondo 394/81 finanziato con le risorse del
PNRR è stato prolungato fino al 31 Maggio. Il finanziamento copre fino al 50% degli investimenti per la
“transizione digitale”, per la transizione verde, la crescita e l’internazionalizzazione. Il finanziamento copre anche le spese per partecipare a un singolo evento di carattere internazionale,
anche virtuale (fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema), per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia. Il 30% del finanziamento deve essere destinato
a spese digitali connesse all’evento. L’importo massimo finanziabile è di € 300.000 per il primo caso e di €
150.000 per il secondo. Ulteriori informazioni
https://www.simest.it/docs/default-source/simest/finanziamenti-pnrr/circolari/circolare-1—
pnrr-394-2021—transizione-digitale-ed-ecologica—dic21.pdf?sfvrsn=857f61b9_0
BANCO DE GERMOPLASMA OLIVICOLO
La Banca di Germoplasma olivicolo più grande d’America si trova in Argentina precisamente nella Provincia di San Juan e fu creata dalla Cooperativa Nazionale dell’Olivicoltura
negli anni 40.
Oggi esistono 3 raccolte di tipi di ulivo di diverse epoche; il nucleo originario chiamato “Dante Floreal Marsico” conta con 6 ettari mentre che le due nuove raccolte sono più recenti.
Infatti la prima ampliazione venne realizzata nell’anno 2015 quando si aggiunse mezzo ettaro di nuove varietà non presenti nella raccolta originaria. Nel 2019 si continuò l’ampliamento
aggiungendo circa 2 ettari in più e arrivando così a contarne 8 in totale.
Tra gli enti collaboratori del Banco, oltre a Università e istituti argentini, merita risaltare l’appoggio del CNR – Centro Nazionale di Ricerca e dell’Università di Perugia. (Gentilezza
Teatro Naturale).
L’IMPRESA MENDOZINA IMPSA E’ L’UNICA CON TECNOLOGIA PROPRIA PER UNA “ARGENTINA VERDE”
L’impresa sarà un fattore importante nella strategia di sviluppo energetico e industriale della “Argentina Verde“. Oggi l’azienda è riconosciuta mondialmente per la sua capacità
tecnologica e produttiva. Negli ultimi 40 anni si è caratterizzata per potenziare lo sviluppo tecnologico che ha consentito di trasformare idee in prodotti innovativi.
LA CAPPELLA – CRIPTA DI BUFFO
Guido Buffo nasce a Treviso, nel marzo del 1885. Studia a Venezia e nella Scuola di Belle Arti di Parigi. Parla quattro lingue: italiano, latino, spagnolo e francese. Nel 1910
arriva in Argentina e si stabilisce nelle colline della provincia di Cordoba per dipingere i suoi paesaggi.
Questo sarà il tema della sua prima esposizione.
A Cordoba si innamora della scrittrice Leonor Allende, appartenente a una famiglia tradizionale e una delle prime donne in diventare giornalista professionista. Un giorno di 1914 si
incrociarono casualmente e in pochi mesi si sposarono. Nello stesso anno si trasferiscono a Rosario dove nasce Eleonora, adorata unica figlia, che lasciò scritti di altissima sensibilità
nonostante la sua prematura morte. Posteriormente si radicano a Buenos Aires. Viene nominato Ispettore di Studi Medi Normali e Speciali, carica nella quale si pensiona.
Come luogo dove trascorrere gli estati acquistano 50 ettari al largo di un ruscello, sulle pendici di una collina, a pochi chilometri da Cordoba. Il bosco attuale della proprietà riflette il
lavoro duro della copia in quanto inizialmente era tutto un deserto. La moglie muore nel 1931 con soli 47 anni e dieci anni dopo la figlia Eleonora con 24, entrambe per tuberculosi. Guido
Buffo si radicò definitivamente nella proprietà dove continuò a studiare diverse scienze e iniziò a costruire la cripta familiare nella quale mise in gioco tutte le sue conoscenze di fisica,
architettura, astronomia e filosofia, e dove, da 1960, riposa anche il suo corpo. Dieci anni prima, nel 1950, aveva già creato il campo educativo Parco della Montagna Villa Leonor, donato
allo Stato, per essere usato a scopi educativi, artistici e culturali.
La Cappella, nascosta tra il verde, è unica por lo stile e storia. Il profilo simula la forma del bozzolo del cardo. Tra le curiosità si osservano molti simboli e pitture collegate alla musica,
l’astronomia, la metafisica e la filosofia, tutte discipline per le quali Buffo dimostrò molto interesse. Ci sono tre pendoli, tra essi quello di Foucault, che la converte in un
osservatorio sismografico. L’acustica e l’illuminazione sono molto studiate. Tutto è stato pensato fin nel minimo particolare. Le lucerne del tetto (delle finestrine tonde che sembrano i pistilli
del bozzolo del cardo) hanno una localizzazione precisa, in quanto sono poste per illuminare ogni anno i volti delle sue amate donne nel giorno preciso in cui morirono, Leonor, sua moglie, il 24
Marzo e Eleonora, sua figlia, il 6 Settembre del 1941.
Il restauro della Cappella ha ricevuto il Premio Latinoamericano della Società di Architetti 2020 al miglior intervento in opere patrimoniali. Il lavoro, guidato da tecnici italiani, ha
utilizzato per prima volta in Sudamerica una tecnica con nanoparticole per ridare lo splendore agli affreschi. La cappella è uno dei tesori delle Colline di Cordoba per questi affreschi
renascimentali che esprimono lode a Dio, alla sua famiglia e all’intelletto. Nel primo, Lode al Sentimento, Leonor è con sua figlia tra angeli sotto una luce che unisce l’amore divino con
l’amore umano. L’último, Lode all’Intelletto, è rimasto inconcluso. Il pavimento della cappella ha una serie di incrostazioni che ricreano la localizzazione dei pianeti e delle stelle nel giorno
della morte della figlia.
MUSEO NAZIONALE DI MUSICA MECCANICA
A Lizzano, frazione di Cesena, una splendida Villa del ‘700 ospita un originale museo di strumenti musicali meccanici. E’ conosciuta come Villa Silvia in ricordo della sua ultima residente,
Silvia Baroni, moglie del Conte Giuseppe Pasolini-Zanelli. La famiglia aveva acquistato la proprietà nel 1806 per usarla come dimora estiva. Diventò famosa per essere stata salotto della
borghesia locale tra l’800 e il ‘900, tra essi il tenore romagnolo Alessandro Bonci e l’illustre Giosuè Carducci, primo Nobel italiano per la Letteratura. Legato da una profonda amicizia
alla contessa, Carducci soggiornò nella Villa, tra il 1897 e il 1906. C’era sempre una stanza preparata per accoglierlo. Per la visita della Regina Margherita, poi disdetta, venne preparata una
stanza speciale decorata a margherite e scene mitologiche.
Nel 1920, dopo la morte della contessa Silvia, la Villa fu donata al comune di Cesena, a patto che fosse mantenuta intatta la camera di Carducci e il complesso fosse utilizzato per fini benefici.
Sede dell’Associazione Musica Meccanica Italiana, nel 2013 aprono il Museo Musicalia, Museo Nazionale di strumenti musicali meccanici. Il Museo è un viaggio nel tempo di oltre 500 anni,
che in sette stanze ripercorre i momenti qualificanti della storia della musica meccanica. Si inizia con il “Tamburo di Leonardo“, una macchina musicale progettata verso la fine del ‘400
da Leonardo, ideato per sostituire i “tamburini” che davano ritmo all’esercito. Tutta la meccanica – come nei successivi strumenti – parte da cilindri dentati che azionano dei martelletti
producendo così il suono e la melodia.
Segue un salotto di metà Ottocento dove tanti oggetti prendono vita con la musica. In questo periodo appaiono gli automi come scimmiette vestite che suonano, si muovono e fumano come le persone
reali. Anche pianoforti che suonano leggendo un cartone forato. A continuazione la sala degli organi da strada, con un piano a cilindro di produzione italiana dei primi del ‘900 della ditta
veronese De Vecchi. Una sala è dedicata alla storia del fonografo, primo strumento nella storia in grado di permettere la registrazione e la riproduzione di voce e musica, tramite cilindri
incisi, letti da una puntina metallica collegata a una tromba. Si arriva così a una suggestiva sala ovale la cui cupola presenta decorazioni floreali, fatta predisporre in onore della Regina
d’Italia Margherita di Savoia.
Nel piano terra c’è una sala che rappresenta una hall di un tipico Grand Hotel del ‘900, dove anche i quadri si animano nascondendo orologi e singolari carillon. Un bellissimo strumento
americano, il “Violano Virtuoso”, prodotto nel 1912 a Chicago, è l’unico strumento in grado di suonare contemporaneamente un pianoforte e un violino a 4 corde. Inoltre una sala con un organo da
fiera Gavioli della prima metà del ‘800 un tempo funzionante con macchina a vapore. E infine la camera del poeta Carducci, originale. Ma non finisce lì, la Villa è immersa nel verde. E’
circondata dal suggestivo “Giardino Letterario“. Chiudendo gli occhi si può immaginare il tenore Bonci cantando una delle sue adorate arie o il poeta Carducci recitando alcune delle sue
odi. Cornice di una visita indimenticabile.