Notizie della Camera di Commercio Italiana di Mendoza

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Promo - pubblicata il 23 Luglio 2021


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Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Italiana di Mendoza

Camera riconosciuta dal Governo Italiano ai sensi della legge 1º luglio 1970, n. 518 Membro di Assocamerestero
J. Rodríguez 1195 ( 5500 ) Mendoza – Argentina Telefax
+ 54 – 261 – 429 8771 / 429 0964
Notizie dalla Camera di Commercio Italiana Giugno 2021

Nuovo logo del sistema camerale
Le Camere di Commercio Italiane hanno deciso l’adozione di un nuovo “Logo di Sistema”, al fine di rafforzare l’identità del network delle CCIE e delle CCIAA verso i diversi stakeholder e utenti, in
Italia e all’estero.
Modifiche in materia di iva per operazioni con l’Unione Europea

Si ricorda che dal 1° luglio 2021 sono cambiate le norme IVA sulle attività di commercio elettronico transfrontaliero tra imprese e consumatori (B2C).
La logica di questi cambiamenti è quella di superare gli ostacoli alle vendite online all’estero e affrontare le sfide derivanti dai regimi IVA per le vendite a distanza di beni e per
l’importazione di spedizioni di basso valore.
Ulteriori informazioni sono reperibili nel sito https://ec.europa.eu/taxation_customs/business/vat/vat-e-commerce_en
Smart export
Smart Export – l’Accademia digitale per l’internazionalizzazione, è un progetto coordinato dalla Farnesina e realizzato grazie alla collaborazione con la Conferenza dei Rettori delle Università
Italiane (CRUI) e l’ICE per offrire alle imprese e ai professionisti italiani l’opportunità di partecipare, a titolo gratuito, ai corsi di alta formazione per l’internazionalizzazione erogati
da Agenzia ICE e da cinque prestigiose Università e Business School. I corsi rimarranno aperti fino al 9 marzo 2022 e le iscrizioni al progetto potranno essere perfezionate al seguente
indirizzo: https://www.smartexportacademy.it/.

Amsterdam, Asunciòn, Atene, Bangkok, Barcellona, Belgrado, Belo, Horizonte, Bogotà, Bratislava, Brisbane, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Buenos, Aires, Caracas, Casablanca, Chicago, Chisinau,
Città del Guatemala, Città del Messico, Copenaghen, Curitiba, Doha, Dubai,
Florianopolis, Francoforte, Helsinki, Ho Chi Minh City, Hong Kong, Houston, Il Cairo, Istanbul, Izmir, Johannesburg, Kuala, Lumpur, La Valletta, Lima, Lione, Lisbona, Londra, Los Angeles,
Lussemburgo, Madrid, Manila, Maputo, Marsiglia, Melbourne, Mendoza, Miami, Monaco di Baviera, Montreal, Mosca, Mumbai, New York, Nizza, Pechino, Perth, Porto Alegre, Praga, Quito, Rio di
Janeiro, Rosario, Salonicco, San Josè, San Paolo, Santiago del Cile, Santo Domingo, Seoul, Singapore, Sofia, Stoccolma, Sydney, Tel Aviv, Tirana, Tokyo, Toronto, Tunisi, Vancouver, Varsavia,
Zagabria, Zurigo.
Panorama minerario: Eventi in primo piano

Seminario Internazionale Litio in Sudamerica

28 e 29 settembre 2021 – Catamarca – Argentina –

Seminario Internazionale Argentina Oro, Argento e Rame

14 e 15 dicembre 2021 – Buenos Aires – Argentina –

Esposizione Internazionale dell’Industria Mineraria Argentina

8 al 10 giugno 2022 – San Juan – Argentina –
La principale fiera delle macchine e prodotti per l’agricoltura estensiva sarà realizzata in modo presenziale a San Nicolas de los Arroyos, Buenos Aires dal 5 all’8 ottobre 2021.
L’edizione 2021 della mostra di macchine e prodotti per l’agricoltura estensiva ed intensiva, Agroactiva si terrà in modo presenziale a Armstrong, Santa Fe, dal 3 al 6 novembre 2021.
Transizione Digitale

Il mondo, nonostante la pandemia, ha l’urgenza di tutelare l’ambiente. Il cambio climatico globale è una trasformazione profonda e irreversibile. La Commissione Europea ha presentato il
programma di lavoro 2021 che punta a rendere l’Europa più prospera e più verde, accelerando la trasformazione digitale. Le soluzioni digitali sono infatti degli abilitatori per lo
sviluppo sostenibile: pensiamo al sostenimento dell’economia circolare, ai benefici per settori chiave come i trasporti, l’energia oppure l’agricoltura. Richieda l’abstract dell’articolo
presso la nostra sede (gentilezza della Camera di Commercio di Pisa, eXL Magazine).
Oslo innovation week
Oslo Innovation Week si terrà in modo virtuale a Oslo, dal 27 al 30 settembre, ed è l’evento di riferimento più importante in Norvegia per le startup, l’innovazione e la tecnologia.
Durante questa settimana si realizzerà “OIW 100 Pitches”, uno spazio per la presentazione di imprendimenti pensato per collegare investitori e corporazioni con imprese che lavorano
con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
La data limite per l’iscrizione è domenica 15 agosto.
Produzione di idroboracite in Argentina

La Provincia di Salta, nel nord dell’Argentina, ha le più importanti riserve mondiali di questo minerale e fa un uso completo della risorsa, trasformando un rifiuto solido secco in un
bene ambientale.
Si tratta di borato naturale, disponibile in polvere o macinato a granulometria, con varie concentrazioni di boro, con una forte domanda nel settore delle ceramiche speciali.
Richieda l’abstract del articolo presso la nostra sede.

La fabbrica più grande di pannelli di gesso
Da oltre 20 anni opera a Mendoza la fabbrica più grande in America Latina per la produzione di pannelli di gesso, che si esportano a tutto il continente.
Mendoza è stato il luogo scelto dall’impresa familiare Knauf per stabilirsi, tenute conto le proprietà minerarie e le caratteristiche del gesso minerale come pietra.
Boom immobiliare a Cava Muerta
Vaca Muerta è diventato il principale giacimento petrolifero in Argentina degli ultimi 10 anni. Le città vicine stanno avendo una trasformazione importante. La città di Neuquen,
per esempio, è cresciuta esponenzialmente. Anche se oggi ci sono oltre 80 edifici in costruzione, l’offerta non basta a soddisfare la domanda.
Come conservare l’olio di oliva extra vergine

L’olio extra vergine d’oliva è un alimento vivo che si degrada rapidamente se esposto all’aria, alla luce o a temperature non ottimali. Se si acquista un olio di qualità, è
bene conoscere le condizioni ideali di conservazione per gustarlo sempre al meglio. Il vostro palato ringrazierà. Richieda l’abstract dell’articolo presso la nostra sede
(gentilezza di Teatro Naturale)
La leggenda di Anima Parada (Anima in piedi)

Nel cimitero di Rivadavia, Mendoza, c’è un mausoleo con il nome di “Anima Parada” (anima in piedi). E’ il nome di un mito, di una leggenda urbana, anche se in questo caso la
leggenda ha un’identità e una storia recente. “Anima Parada” è “Diógenes Recuero“, nato a Rivadavia il 6 marzo 1861, figlio di Ramon Recuero e di Filomena
Santander
. Uomo colto, sportivo, noto come gentiluomo. E’ stato anche pioniere dell’aviazione e amico di Roland Garros. Di famiglia benestante era politicamente
conservatore, fatto che molte volte gli ha generato nemici di posizioni politiche contrarie. Da giovane visse un periodo a Buenos Aires ma tornó a casa per dedicarsi
all’agricoltura e costituire una famiglia con Fabiana Gatica. Ebbero sei figli, dei quali il più piccolo morí molto giovane.
Stimato e rispettato, Diogenes Recuero scalò posizioni nella funzione pubblica. Fu eletto membro del Consiglio Comunale nel 1895, 1896, 1903 e 1906. Fu anche Sindaco
nel 1897, 1899 e 1901. Durante la sua vita pubblica si dedicó principalmente allo sviluppo dell’educazione. Morì il 30 giugno 1906, a solo 42 anni per una “paralisi
cardiaca”, secondo il certificato di defunzione firmato dal medico Pasquale Cantarella, e fu sepolto nell’antico cimitero comunale. Nel 1914 il Comune decise di
costruire un nuovo cimitero e fu chiesto alle famiglie dei defunti di spostare le spoglie dei propri cari nella nuova sede. Scaduta la data, nonostante avesse una famiglia
benestante, nessuno si occupò delle spoglie di Recuero e queste furono destinate alla fossa comune.
Il mito iniziò quando fu aperta la bara per muovere il cadavere: il corpo fu trovato intatto, l’abito impeccabile e così anche la pettinatura. Sembrava appena morto!!! La
conservazione fu attribuita all’effetto dell’arsenico che prendeva come “medicina” (somministrato dal suo genero farmacista, simpatizzante del partito politico opposto).
L’arsenico, oltre a causare la morte per avvelenamento, conserva i cadaveri per molto tempo. Però molte persone, che l’avevano conosciuto in vita e sapevano della sua
bontà, lo giudicarono un miracolo. Poi successe un’altro fenomeno: quando buttarono il corpo nella fossa, questo cadde in piedi. Gli operai dovettero eseguire l’ordine di
disporlo orizzontalmente ma il giorno dopo lo ritrovarono in piedi. E così per molti giorni successivi. La notizia si sparse di bocca in bocca e cominiciarono ad apparire i
primi fedeli.
Il Parroco, per evitare credenze profane, chiese di spostarlo in un luogo sconosciuto. Però, ovunque fosse messo, anche in uno spazio anonimo, apparivano delle candele,
fiori e letterine dei fedeli. Ci sono stati testimoni di diversi “miracoli”: una madre affermava che aveva salvato la vita del figlio, altri che soluzionava problemi
economici, d’amore, lavoro, ecc. Per fare dispetto al parroco, “Anima Parada” estese la sua fama a tutto il territorio. Nel 1963 Carlos Roberto Di Fabio gli chiese di
vincere alla lotteria per pagare un mutuo e promesse in cambio di fargli un mausoleo. Vinse il premio maggiore e quello stesso anno fece costruire un bel sepolcro di marmo
nero. Grazie alla promessa pagata, Anima Parada ha finito di girovagare per il camposanto e finalmente riposa in pace.
La centrale Taccani nel fiume di Adda (Anima in Piedi)
Sulle sponde del fiume Adda, verso la fine dell’800, furono costruite le più belle centrali idroelettriche d’Italia. Sfruttando la forza del fiume, producevano l’energia
necessaria per il funzionamento di diverse manifatture. Hanno conservato quasi intatte le loro forme originarie e testimoniano una cultura industriale fortemente legata a
quell’epoca.
A Cornate d’Adda le centrali Edison Esterle e Bertini, più a valle la Rusca di Cassano, mentre nella sponda bergamasca si trovano la Semenza di Calusco d’Adda e quella di
Crespi d’Adda. Tra queste, la più possente e splendida è la centrale Taccani, situata nel Parco Adda Nord, alla base del promontorio roccioso che forma l’ansa del fiume e
sulla cui sommità rimangono le rovine del castello costruito nel 1370 da Barnabò Visconti sui resti di una precedente struttura longobarda.

La storia si inizia nel 1894 quando Cristoforo Benigno Crespi, fondatore del villaggio di Crespi d’Adda (oggi Patrimonio dell’UNESCO), acquistò il promontorio di
Trezzo per costruire una centrale idroelettrica vicino al suo cotonificio. Progettata dall’architetto Gaetano Moretti e costruita da Adolfo Covi, Alessandro
Taccani
e Oreste Simonatti. La direttiva data da Crespi era che l’impianto fosse ben inserito ambientalmente e per questo le strutture in cemento furono
rivestite con una pietra locale estratta dal fiume con moduli verticali suggeriti dalla sovrastante torre viscontea. Moretti progettò un edificio centrale (la sala
comandi) e due ali di lunghezza diversa (una lunga per le turbine e l’altra per le macchine a vapore a destra). Una splendida facciata eclettica con forme medievali e gli
interni in stile Liberty.
Fu finita nel 1906 e originalmente comprendeva 10 turbine e 4 motori a carburante destinati a integrare la produzione durante le magre dell’Adda. All’epoca
rappresentava un vero e proprio “polo energetico” in quanto forniva una potenza di 10.000 kW nella sezione idrolettrica e 4.000 kW nella sezione termoelettrica.
Negli anni 90 è stato operato un intervento di miglioramento e ammodernamento tecnologico che ha restituito alla centrale piena efficienza e sicurezza. Nella centrale,
oggi gestita da Enel Green Power, sono in funzione 6 gruppi turbina/alternatore, costituiti da 4 turbine ad elica e 2 turbine Kaplan in grado di sfruttare tutta la
portata del fiume (fino a 180 m3/sec) e generare il fabbisogno di oltre 24.000 famiglie. L’impianto si completa con un importante diga e un’opera di gallerie per la
restituzione dell’acqua restaurate di recente.
Per consentire ai pesci di risalire il fiume fu realizzata sulla sponda sinistra una scaletta per superare il dislivello. Dove il fiume si allarga si forma una
suggestiva ansa dove nidificano oche, folaghi, svassi, germani reali e cigni. Si vedono anche delle tartarughe, non originarie del fiume.
Il fiume, limite delle province di Bergamo e Milano, è un’oasi fuori dal tempo. Un paradiso della natura.
Anche Leonardo da Vinci se ne innamorò e lo frequentò durante i suoi soggiorni a Milano. Lo dipinse più volte (alcuni di questi disegni si trovano alla Royal
Library di Windsor). Progettò anche migliorie e aggiornamenti tecnologici per le chiuse idrauliche. Come curiosità, gli studiosi hanno accertato che lo sfondo
della Gioconda (ed anche quello della Vergine delle Rocce) è proprio il fiume Adda.