Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia presentazione del libro scritto da Paolo Coltro con Nunzio Perrella


Corsi e convegni - pubblicata il 07 Giugno 2017


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Fonte: ufficio stampa Fondazione Benetton Studi Ricerche

Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia presentazione del libro scritto da Paolo Coltro con Nunzio Perrella

Mercoledì 7 giugno ore 21 – nell’ambito del ciclo Spazi Bomben incontri Giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche,

via Cornarotta 7-9, Treviso


Anche quest’anno la Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza a giugno e luglio, nel
giardino della sua sede, un ciclo di presentazioni di libri che intende focalizzare l’attenzione
su un tema di attualità: la criminalità organizzata, i suoi rapporti con l’informazione e i suoi
“campi d’azione”, anche nel Nord Italia, saranno affrontati attraverso tre recenti
pubblicazioni.

Nel primo appuntamento, in programma mercoledì 7 giugno alle ore 21, sarà presentato il
libro Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia (ed. CentoAutori) scritto dal giornalista Paolo Coltro con
il pentito Nunzio Perrella. Un lungo racconto su quello che può essere definito il nuovo
“tesoro” della camorra, ovvero, per dirla con le parole dello stesso Perrella: «oggi la
munnezza è oro».
Esistono diversi testi sui rifiuti e la camorra, ma la tesi di questo libro appare per la prima
volta. A partire dalla vicenda di Perrella, camorrista pentito, meglio, collaboratore di
giustizia che ha permesso, negli anni successivi al 1992, l’operazione “Adelphi” e il primo
processo alla rifiuti-connection camorrista, il libro sostiene che c’è stata una “ecomafia di
Stato”. Ma dirlo non significa una “diminutio” delle responsabilità della camorra, né
tantomeno di quelle degli industriali, il vero motore di tutta la faccenda.


L’autore, Paolo Coltro, ne discuterà con lo scrittore Fulvio Ervas.

Nunzio Perrella era il boss del quartiere Traiano, ma un “colletto bianco”: niente omicidi,
niente estorsioni né violenza. Ma traffico di droga e imprenditoria legale, o legale alla
napoletana. È stato condannato per associazione mafiosa e traffico di droga e armi, s’è
fatto quattro anni di galera, ora è un libero cittadino che non ha pendenze con la giustizia. È
uscito dal programma di protezione, quindi non è più tecnicamente un collaboratore di
giustizia. E parla di nuovo. Dice che quel che lui ha raccontato, e cioè tutta l’organizzazione
del traffico illegale dei rifiuti, è stata sottovalutato, per usare un eufemismo. Nel suo
“verbale illustrativo” c’era tutto: i nomi dei camorristi, degli imprenditori, dei politici, quelli
delle società, gli intrecci d’affari, i percorsi della monnezza dal nord al sud. Ed era il 1992. La
magistratura ha fatto un’inchiesta, istruito un processo puntando solo alla camorra e non a
tutto il resto. Risultato: per vent’anni tutto è continuato come prima, e in gran parte
continua anche ora. La sua frase d’esordio negli anni è diventata un mantra. Disse al primo
interrogatorio: «ma quale droga, dotto’. Oggi la munnezza è oro». Meno nota la seconda
parte della frase: «e la politica è munnezza». Partendo da queste affermazioni, rinnovate
con indignazione, il libro cerca di spiegare per quali motivi non si è riusciti, o piuttosto non si
è voluto, combattere la rifiuti connection.

Perché toccava, e tocca, una trafila di poteri – criminali, economici, amministrativi, politici – che procurano vantaggi a molti, moltissimi.
Dalla storia del personaggio Perrella si passa a un registro più ampio, nazionale, in cui si
muovono industriali grandi e piccoli, i burocrati degli enti locali e dei ministeri, alti gradi delle
forze dell’ordine, le commissioni parlamentari, deputati e senatori. Tutti con nome e
cognome, azioni benemerite e misfatti. Non c’è una riga di fiction, tutto è documentato.

Il ciclo proseguirà mercoledì 14 giugno alle 21 con la presentazione del volume Mafia a Nord-
Est (Bur) di Luana de Francisco, Ugo Dinello e Giampiero Rossi, prima inchiesta che mostra
che la mafia esiste anche nel profondo Nord. Uno degli autori, Ugo Dinello, ne parlerà
insieme a Paolo Cagnan, condirettore de «Il mattino di Padova», «La tribuna di Treviso»,
«La Nuova di Venezia», «Corriere delle Alpi».

Lunedì 3 luglio alle 21, Claudio Fava, politico, giornalista, sceneggiatore e scrittore,
vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, presenterà il suo libro Comprati
e venduti. Storie di giornalisti, editori, padrini, padroni (add editore). Un viaggio attraverso le
vite dei giornalisti sotto il mirino della mafia, ma anche uno sguardo sul rapporto tra
informazione e poteri criminali.

Ingresso libero.

Giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9, Treviso
Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422 5121, fbsr@fbsr.it,
www.fbsr.it

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