Padova Treviso, Obiettivo Export: la risalita guarda (anche) all’Europa dell’Est. Polonia e Ungheria in pole | Webinar interattivo 13 Maggio

Polonia e Ungheria i protagonisti del nuovo appuntamento del ciclo di incontri di Assindustria Venetocentro dedicato allo sviluppo nei mercati internazionali, per diffondere un approccio strutturato e aumentare il numero di imprese stabilmente esportatrici


Corsi e convegni - pubblicata il 13 Maggio 2021


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Fonte: ufficio stampa
Assindustria Venetocentro

Giovedì 13 maggio nuovo appuntamento del ciclo di Assindustria Venetocentro per lo sviluppo nei mercati. Nel 2020 l’export contiene il calo, ma negli ultimi dieci anni è cresciuto del +150,7% a
Varsavia, +58,5% a Budapest. Opportunità per macchinari e automotive, farmaceutica, cibo e bevande, costruzioni.
(Padova-Treviso – 12.05.2021) – Non solo area asiatica e Usa, oltre l’Europa ormai mercato domestico per il made in Italy. La ripartenza dell’export dopo la pandemia punta a (ri)scoprire
anche l’Europa dell’Est, paesi vicini come Polonia e Ungheria, che grazie anche ai fondi di coesione dell’Ue e al loro dinamismo interno (e riforme economiche a
Varsavia), sono locomotive emergenti nell’Unione e uno sbocco sempre più significativo in futuro per le produzioni del Veneto, dalla meccanica al vino alle costruzioni. La Polonia, il più grande
mercato dell’Europa centro-orientale, ha contenuto la flessione dell’import nel 2020 (-1,5%), mentre l’Ungheria è in linea con altri emergenti Ue (-6,2%). Ma le stime di Ice-Prometeia
pronosticano per entrambi una risalita a due cifre delle importazioni nel 2021 (+12,2% in Polonia, +11,4 l’Ungheria), a conferma delle stime di crescita al 4%.
Uno scenario favorevole anche per l’Italia, secondo partner commerciale di Varsavia tra i Paesi Ue (oltre 21 miliardi l’interscambio 2020) e quinto di Budapest, e per il Veneto. Nella mappa delle
rotte a più alto potenziale per le esportazioni di Padova e Treviso, la Polonia è risalita dal 14° al 6° posto in un decennio (2009-2020). Il valore complessivo delle merci
esportate è aumentato dai 316 milioni di euro nel 2009 a 792,2 milioni nel 2020 (pari al 42,8% del totale veneto, 1,85 miliardi). Un balzo del 150,7%, appena
frenato nel 2020 (-1,1%): non solo macchinari ma anche autoveicoli, prodotti chimici, farmaceutici e della metallurgia, cibo e bevande, abbigliamento. Analogo progresso ma meno intenso, verso
l’Ungheria (16° mercato di riferimento): nel 2020 Padova e Treviso hanno esportato merci per292,1 milioni (40,9% del totale veneto, 714,3 milioni). Una crescita
del 58,5% in dieci anni, con prospettive ulteriori di sviluppo per automotive e trasporti, farmaceutica, alimentare, costruzioni, arredo e servizi tecnologici.
Saranno proprio Polonia e Ungheria i protagonisti del nuovo appuntamento di Obiettivo Export, il ciclo di incontri di Assindustria Venetocentro dedicato
allo sviluppo nei mercati internazionali, per diffondere un approccio strutturato e aumentare il numero di imprese stabilmente esportatrici.
L’appuntamento è giovedì 13 maggio, alle ore 9:30 in webinar interattivo, con la partecipazione di oltre 70 imprenditori ed export manager. Le opportunità
commerciali e di investimento in Polonia e Ungheria e le modalità di approccio a quei mercati, saranno presentate da Roberto Corciulo, PresidenteIC&Partners, esperto di
strategie di internazionalizzazione. Seguiranno incontri one-to-one in video-conferenza con le aziende che ne avranno fatta richiesta, per approfondire quesiti specifici e un
primo check sulle opportunità di sbocco delle singole aziende, con il contributo di Alberto Birtele, General ManagerIC&Partners Poland e Claudio Pittia,
General ManagerIC&Partners Budapest.

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