Fonte: ufficio stampa Pk Communication
La didattica a distanza non ferma la creatività. Quasi 100 i ragazzi che hanno partecipato ai Creativity Camp organizzati da Innovation Future School con l’Istituto Riccati
– Luzzatti di Treviso e l’Istituto Sansovino di Oderzo. Dopo due mesi di lavoro gli studenti si sono sfidati a colpi di idee nei due giorni di Creativity Cup il 6 e il 13
febbraio.
Due mesi di lavoro nei quali i ragazzi sono stati stimolati da imprenditori del territorio, tra di loro citiamo Keter Italia, Ascotrade, Maarmo Srl, Mosca Clothing e Radio Wow – dice
Gianpaolo Pezzato, presidente di Innovation Future School -. Tante le nozioni trasmesse e le sfide lanciate. Il risultato? Concetti sempre più smart: gli studenti hanno dimostrato di
avere le idee chiare: il futuro deve passare per la circular economy e la sostenibilità ambientale.
Difficile il compito dei giurati che hanno assistito alla presentazione dei progetti che hanno poi dovuto valutare basandosi sulla capacità di esposizione e sull’originalità dell’idea. Per
l’Istituto Riccati-Luzzatti l’idea valutata vincente è quella del team di Giulia Bolzan, Alessia Amadi e Asja Gobbo della classe 4D. “Not Only Peel” è il nome del
loro progetto che prevede la possibilità di creare cellulosa utilizzando le bucce della mela. In palio per il team vincente il “kit degli Impavidi” e la possibilità di intervenire live su Radio Wow
e raccontare la loro esperienza e idea.
Per l’Istituto Sansovino di Oderzo
invece vince l’idea della “Pizza Box” di Greta Roman, Alena Saccon e Filippo Maronese. Pizza Box punta a creare dei
contenitori riutilizzabili per l’acquisto delle pizze per ridurre lo spreco di carta e salvaguardare l’ambiente. Menzione speciale anche per altri due team, il primo composto da Daniel
Crivat, Nicole Zulian e Gaia Zanardo che con il loro “Pet’s trash can” si aggiudicano il premio speciale Keter. Giulia Pessotto e Nicolò Piccirilli con il
progetto “Hi Energia”, invece, si aggiudicano il premio speciale Maarmo, avranno quindi la possibilità di recarsi in azienda e creare il loro piccolo Maarmo da portarsi a casa.
La sfida è avvenuta anche online a colpi di like su Facebook e Instagram, dove gli studenti hanno sfoderato le loro doti da poeti riassumendo in versi l’esperienza vissuta nei giorni di Creativity
Camp. Per la poesia che ha totalizzato il maggior numero di like in palio un premio targato Ascotrade.
Con questa iniziativa – dichiara Filippo Boraso, direttore generale di Ascotrade – abbiamo avuto l’occasione di vedere studenti impegnati su progetti concreti, basati su
ragionamenti e programmazioni evolute con un’attenzione al locale, all’ecosostenibilità e al sociale. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’alto livello delle presentazioni e dalla
professionalità con la quale è stata affrontata la gara. Esempi di questo tipo – prosegue Boraso – ci danno modo di capire come le nuove generazioni siano naturalmente sensibili ai
temi ambientali in generale, con una consapevolezza e un livello di preparazione adeguato a mettere in pratica il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.