Progetto “Il filo rosso tra Arrigo e Leonor: Arrigo Boito ed Eleonora Duse”: il 23 novembre e a dicembre lo spettacolo teatrale Il filo rosso fra Arrigo e Lenor

Con la collaborazione e il contributo della Camera di Commercio Treviso – Belluno| Dolomiti. Nel centenario della morte della Divina, il Circolo, sostenuto da fondamentali partner, promuoverà attività a Belluno, Ponte nelle Alpi, e in provincia di Treviso


Eventi - pubblicata il 24 Agosto 2024


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Fonte: ufficio stampa Circolo stampa bellunese

Sabato 23 novembre 2024 – Teatro G. Pierobon di Paiane (Ponte nelle Alpi)
A dicembre Teatro di Zero Branco e Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto (date da definirsi)
SPETTACOLO TEATRALE “IL FILO ROSSO FRA ARRIGO E LENOR”,
compagnia Theama Teatro di Vicenza

 

Uno spettacolo dedicato all’analisi della figura della Duse a tutto tondo con parti tratte dallo straordinario carteggio fra Eleonora Duse e Arrigo Boito

“Il filo rosso tra Arrigo e Leonor: Arrigo Boito ed Eleonora Duse nel centenario della morte della Divina” è il titolo del macro progetto presentato questa mattina nella sede della Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti.

Il progetto è nato grazie alla disponibilità della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, ed in particolare della direttrice, Maria Ida Biggi, dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma, di mettere a disposizione del Circolo una parte del carteggio originale Boito-Duse e il relativo materiale fotografico.

Un patrimonio culturale unico, conservato nell’archivio Duse all’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

Gli altri partner, che hanno creduto nell’iniziativa sono l’Assessorato alla Cultura della Regione del Veneto, che lo ha inserito tra i Grandi Eventi 2024, la Camera di Commercio Treviso-Belluno|Dolomiti, la Provincia di Belluno, il Comune di Belluno e il Comune di Ponte nelle Alpi.

Arrigo Boito fu figlio, assieme al fratello Camillo, di Silvestro nato a Polpet di Ponte nelle Alpi.

Silvestro Boito, la cui casa natale a Polpet è stata acquistata per metà dal Comune di Ponte, e diventerà un museo e un archivio di letteratura, teatro e musica.

Il Circolo, infatti, valorizza da sempre i talenti del territorio bellunese che si sono distinti per ingegno e capacità in vari settori, e, cogliendo l’occasione del centenario della morte di Eleonora Duse, vuole celebrare lo straordinario decennio di fine Ottocento che vide la collaborazione artistica e la relazione sentimentale tra il celebre librettista e compositore e la Divina. Uno straordinario connubio tra intelligenze artistiche, tra musica e prosa, tra teatro e poesia.

Il bel sogno d’amore – ha spiegato il Presidente del Circolo, Luigino Boito – iniziò la sera del 14 maggio del 1884. Il primo incontro tra Arrigo Boito ed Eleonora Duse avvenne infatti al ristorante Cova, durante una cena offerta alla diva da alcuni frequentatori del Teatro Carcano, dove l’attrice aveva recitato La signora delle camelie di Alexandre Dumas. Arrigo resta colpito dalla bellezza della Duse. Dopo 36 ore da quell’incontro, Boito le scrive: Signora, voi siete partita e il filo s’è rotto. E noi siamo caduti per terra. Verga, Gualdo ed io, col naso sul pavimento. Dopo 36 ore la mia mano volta questo cartoncino che vi è dedicato. Non è obbligo rispondere. Invece Eleonora risponde e qualche tempo più tardi comincerà la loro relazione.

Possiamo affermare – ha concluso Luigino Boito – che questo progetto ha valenza nazionale perché, sia Arrigo, con papà bellunese, che Eleonora, con papà e mamma originari di Chioggia, sono stati due grandi veneti nel mondo.

Nel centenario dalla morte di Eleonora Duse, la Camera di Commercio che presiedo – evidenzia il Presidente Mario Pozza collabora e sostiene il progetto “Il filo rosso tra Arrigo e Leonor”, nell’assoluta certezza che la cultura sia la migliore via per comunicare i grandi nomi del nostro territorio. Con questa brillante intuizione che ci permette di conoscere ciò che è raccolto negli archivi della Fondazione Giorgio Cini, in una kermesse diffusa, si crea un filo rosso anche tra la montagna e la pianura. Luoghi che si esprimono con le opere, creando la consapevolezza di quanto sia vasto il patrimonio culturale, letterario e artistico. 

Il progetto si svilupperà attraverso una serie di attività che saranno organizzate tra Belluno, Ponte nelle Alpi e la provincia di Treviso, e che spazieranno tra teatro, una mostra, una conferenza e la proiezione di un film e un cortometraggio dedicati ai protagonisti.

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