“Raffica di furti, chiediamo aiuto al prefetto”

Giustiniani: “Grande preoccupazione per l’aggravarsi degli assalti, chiediamo più controlli” Stefania Kofler, furto di oltre 70.000 euro: “Ci hanno portato via tutto, viviamo con la paura”


Economia - pubblicata il 15 Febbraio 2018


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Fonte: ufficio stampa Confagricoltura Treviso


Treviso, 12 febbraio 2018 – Confagricoltura Treviso chiederà un incontro al prefetto in seguito alla recrudescenza dei furti nelle aziende agricole nel Trevigiano, che da due settimane
stanno facendo salire l’allarme tra gli agricoltori. I furti avvengono di notte e riguardano quasi sempre attrezzature agricole come trattori di marca e molto costosi, oltre a muletti, gasolio,
generatori e attrezzatura come motoseghe, decespugliatori, flessibili, trapani. Da aggiungere gli ingenti danni economici a impianti di allarme e portoni, nell’ordine di decine di migliaia di euro,
e le forti ripercussioni sulla qualità della vita: gli agricoltori vivono nell’angoscia, senza chiudere occhio la notte, con il terrore di essere derubati e aggrediti.

“C’è una grande preoccupazione per l’aggravarsi dei furti, che sta mettendo in forte difficoltà le nostre aziende – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di
Confagricoltura Treviso e Veneto -. Lo scorso anno fu colpita la zona verso Oderzo, mentre stavolta ad essere presa di mira è l’area che va da San Polo di Piave a
Mogliano e Susegana. Si tratta evidentemente di furti su commissione, con la refurtiva che prende la strada verso Paesi stranieri. I capannoni agricoli sono spesso in zone isolate e per le bande di
predoni è più facile compiere i colpi. Perciò chiediamo e auspichiamo un maggior controllo a tutela delle aziende e della sicurezza personale”.

I malviventi agiscono sempre più a colpo sicuro e puntando alto, sapendo esattamente il valore della refurtiva che vanno a rubare. Giovedì notte, nell’azienda a Lovadina di Spresiano di
Stefania Kofler, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Treviso, hanno portato via un trattore Fendt, tra le marche più costose, oltre a un muletto,
generatori, compressori, trapani, gasolio, filtri, oli idraulici e un fondo cassa di 800 euro. La stima provvisoria tra furto e danni è di 80.000 euro. “Sono riusciti a entrare dopo aver divelto la
centralina elettrica e disattivato l’allarme – racconta la frutticoltrice -, sfondando porte e portoni. Quando siamo arrivati al mattino, abbiamo trovato il capannone vuoto. Non c’era più nulla,
hanno portato via perfino la frutta. La cosa che più ci inquieta è che sapevano tutto e che quindi eravamo controllati da tempo. Non dormiamo da tre giorni per l’angoscia di questo assalto e per il
danno inestimabile. E non possiamo neppure lavorare perché ci hanno portato via tutti gli attrezzi e dovremo rifare tutto, dal sistema d’allarme alle porte”.

La stima è di 50.000 euro tra furto e danni anche per Monia Spadetto, titolare dell’azienda vitivinicola a Colfosco di Susegana, derubata una settimana fa del trattore Fendt e di
gasolio. “Hanno disattivato tutto l’impianto di allarme con la sim, hanno perfino disattivato gli infrarossi e spostato le telecamere con un tubo, come si vede nei film. Siccome non riuscivano a
mettere in moto il trattore, l’hanno trascinato fuori trainandolo con un altro trattore. Dovremo rifare tutto e ricomprare tutto e non è facile, perché spese così grandi ci mettono in difficoltà.
La cosa avvilente è che non ci si può difendere: credevamo di essere una delle aziende più all’avanguardia grazie al sistema di telecamere e allarme, ma anche quello non basta perché ci troviamo a
fronteggiare professionisti del mestiere, che non si fermano davanti a nulla”.

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