Corsi e convegni - pubblicata il 01 Dicembre 2021
(Padova-Treviso – 01.12.2021) – La pandemia ha lasciato ferite profonde sul tessuto economico nazionale ma non ha intaccato il “fattore Q” delle piccole e medie imprese, vale a dire il loro
“indice di quotabilità” a Piazza Affari.
Secondo una ricerca pubblicata a novembre da Cerved Rating Agency ed Equita, in Italia c’è un ampio bacino di 661 imprese mid-cap non quotate, con un potenziale di oltre 150 miliardi di
euro di nuove emissioni obbligazionarie. La ricaduta a livello geografico è concentrata nel Nord-Ovest con 297 imprese (44,29% del totale) e 68,8 miliardi, e nel Nord-Est con 220 imprese
(33,29%) e 48,7 miliardi di euro.
Andando a vedere il dettaglio regionale, il 13,6% delle imprese (90) prese in considerazione ha sede in Veneto, che ottiene il podio dietro Lombardia (32,9% del totale) e in
linea con Emilia Romagna (15,4%). Tali imprese potrebbero fare ricorso al mercato dei capitali per sostenere gli investimenti necessari alla crescita e le operazioni di fusioni e acquisizioni.
Oltre ad ottimizzare la propria struttura finanziaria sostituendo parte del debito bancario a breve con debito obbligazionario a medio/lungo termine.
Il rafforzamento del capitale sarà sempre più un fattore competitivo essenziale per le imprese – dichiara Marco Stevanato, Vicepresidente Assindustria Venetocentro per il
Credito, la Finanza e il Fisco -.La complessità e variabilità dei mercati infatti è tale che solo aziende dotate di strutture patrimoniali adeguate sono in grado di gestirle in modo
resiliente, com’è avvenuto anche nella pandemia. In questo contesto, la progressiva riduzione della leva finanziaria è una tendenza costante e ineludibile, che dovrà necessariamente accompagnarsi
nelle scelte delle Pmi alla sperimentazione di strumenti alternativi e anche sinergici al credito bancario, per sostenere e finanziare i piani di sviluppo. Da qui l’impegno convinto di
Assindustria Venetocentro per far conoscere alle imprese il mercato dei capitali e contribuire a diffondere la cultura dell’equity, attraverso un approccio laico e privo di ideologie,
basato su una valutazione seria ed indipendente delle opportunità da cogliere ma anche dei rischi da evitare.
La stampa è invitata a partecipare.
Il convegno potrà essere seguito in presenza fisica, fino ad esaurimento dei posti disponibili, o anche in diretta streaming. Puoi confermare la Tua partecipazione a questo link
Per accedere a Palazzo Giacomelli è necessario esibire il Green Pass.