Sabato 25 e domenica 26 Settembre, domenica 3 Ottobre e sabato 16 Ottobre, la Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza, alle ore 9 e alle 11, una serie di
visite guidate negli spazi della città dipinta.
Due gli itinerari urbani proposti, pensati per valorizzare un patrimonio storico-artistico teoricamente visibile a tutti, ma forse ancora poco osservato, conosciuto e apprezzato.
Il primo percorso (sabato 25 Settembre e sabato 16 Ottobre) offre una panoramica più ampia sulla Treviso urbs picta e sulle caratteristiche iconografiche
e stilistiche che la contraddistinguono.
Il secondo itinerario (domenica 26 Settembre e domenica 3 Ottobre) si focalizza sulle facciate dipinte della Treviso medievale e si sviluppa in una zona del
centro storico che venne abitata a partire dall’Alto Medioevo e che dopo l’anno Mille vide sorgere numerosi palazzi caratterizzati da alcuni dei più antichi e significativi esempi di affreschi
ancora conservati a Treviso.
Un’attenzione particolare sarà riservata alle vicende costruttive degli edifici storici che ospitano le opere pittoriche e al contesto urbanistico e topografico in cui questi sorgono.
Al contempo saranno proposte brevi digressioni sui principali interpreti della lunga stagione pittorica che ha reso la città di Treviso una sorta di museo a cielo aperto, tra i quali si possono
annoverare, ad esempio, il Tiziano, Ludovico Fiumicelli e il Pozzoserrato.
Nel corso delle visite saranno condivisi con i partecipanti alcuni materiali multimediali relativi a cartografie e iconografie storiche, i riferimenti alla banca dati trevisourbspicta.fbsr.it, realizzata in seno al lavoro di ricerca ed edizione dedicato alla città dipinta dalla Fondazione Benetton,
e altri supporti utili a ripercorrere l’evoluzione diacronica della città e a fornire possibili spunti per ulteriori approfondimenti.
Le visite sono curate da Marco Vianello, archeologo, e da Chiara Ciolfi, storica dell’arte, con la collaborazione di Rossella Riscica e Chiara Voltarel,
curatrici del volume Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene
comune(Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga) e della banca dati connessa.
Sabato 25 ore 9 e 11 (tour Treviso urbs picta)
Domenica 26 settembre ore 9 e 11 (tour Treviso urbs picta medievale)
Domenica 3 ottobre ore 9 e 11 (tour Treviso urbs picta medievale)
Sabato 16 ottobre ore 9 e 11 (tour Treviso urbs picta)
Le visite, della durata di circa 90 minuti, saranno svolte nel rispetto delle norme connesse alla sicurezza sanitaria.
Il costo è di 10 euro a persona, gratuito per bambini fino ai 6 anni, 8 euro per bambini dai 7 ai 10 anni. Prenotazioni obbligatorie: T 335 8413555,
info@culturae.srl
Treviso urbs picta
Sono oltre seicento gli edifici dipinti censiti e catalogati nell’ambito della ricerca che la Fondazione Benetton Studi Ricerche ha dedicato alla Treviso urbs picta, i cui risultati sono stati
pubblicati nel
volume collettivo Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune, a cura di
Rossella
Riscica e
Chiara Voltarel, pubblicato nel 2017 in italiano e nel 2018 in inglese dalla Fondazione
Benetton in coedizione con Antiga. I contenuti della ricerca sono stati
raccolti e organizzati anche nella banca dati online
trevisourbspicta.fbsr.it, che conserva e
rende disponibili a tutti in modo libero la mappatura attuale e storica degli edifici caratterizzati dalle facciate affrescate, le informazioni raccolte attraverso ricerche bibliografiche e
archivistiche, sopraluoghi sul campo, e una dettagliata campagna fotografica realizzata da
Arcangelo Piai e
Corrado Piccoli.
Dalla fine del 2019, grazie alla collaborazione fra il Rotary Club Treviso e la Fondazione Benetton Studi Ricerche, la città dipinta si racconta anche nell’applicazione
izi.TRAVEL, la principale piattaforma narrativa multimediale dedicata alla cultura e ai racconti di viaggio, dove le audioguide alla Treviso urbs picta
propongono altri itinerari lungo le vie e le piazze del centro storico, alla scoperta, ad esempio, delle “finte tappezzerie”, degli affreschi medievali o di quelli rinascimentali.