Promo - pubblicata il 30 Maggio 2019
Fonte: ufficio stampa Prosecco Cycling
Il 2 agosto saranno cinque anni. Cinque anni da quel giorno maledetto, in cui al Molinetto della Croda quattro persone vennero uccise dall’onda di acqua e fango del torrente Lierza che straripò a
causa della violenta pioggia caduta quella sera, mentre sul prato era in corso la “festa dei omi”.
Tra i superstiti della tragedia c’è Guido Fantin, di Pieve di Soligo, che rimase aggrappato al guard-rail di via Molinetto, a sud del piazzale che ospitava il tendone, e venne travolto per un tempo
interminabile dai detriti portati dalla corrente. Ne uscì vivo per miracolo, riportando però gravi ferite alla gamba e al braccio destro, che lo costrinsero a rimanere in ospedale per oltre due
mesi e a subire un’infinità di interventi chirurgici.
Ben otto – spiega Fantin, oggi 54enne -. L’ultimo, il 19 febbraio scorso. La gamba era andata subito in cancrena, i medici non sapevano come fare per fermare l’infezione. Nei primi
40 giorni sono finito sotto i ferri per sei volte. Ma le lesioni non sono tutto: durante il ricovero mi è stato diagnosticato anche il diabete. Sono arrivato a dover assumere 17 pastiglie al
giorno. Ho dovuto abbandonare il mio lavoro di macellaio. Ancora oggi non riesco a stare in piedi a lungo, anche se fortunatamente ho recuperato l’uso della mano.
Fantin deve ringraziare in particolar modo due persone, il dottor Giorgio Berna, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica al Ca’ Foncello di Treviso, il medico che lo ha
operato più volte, e il dottor Sandro Cinquetti, dirigente medico presso l’ASL di Pieve di Soligo, che si è adoperato per far riconoscere a Fantin la pensione di invalidità.
E’ stato proprio il professor Berna, dopo l’ultimo intervento chirurgico, a consigliare a Fantin l’uso graduale della bici nella terapia di riabilitazione alla gamba destra. Il Governatore del
Veneto, Luca Zaia, particolarmente vicino alle vittime della tragedia del Molinetto della Croda, è venuto a conoscenza delle necessità di Fantin e ha pensato ad un gesto di solidarietà che ha
coinvolto anche la Prosecco Cycling, evento ciclistico che in 15 anni ha portato a pedalare nel cuore delle colline trevigiane oltre 40 mila appassionati provenienti da tutto il mondo.
Lungo il suo percorso, la Prosecco Cycling tocca 12 dei 15 Comuni della Docg e anche l’edizione 2019, in programma domenica 29 settembre, transiterà nelle vicinanze del Molinetto della Croda,
teatro della tragedia di cinque anni fa. Prosecco Cycling, in collaborazione con Fun Active Tours, ha così messo a disposizione di Guido Fantin la bici a pedalata assistita che lo aiuterà nella
riabilitazione della gamba ferita.
La bici è stata consegnata a Fantin, al Municipio di San Vendemiano, nel corso di una breve cerimonia in cui sono intervenuti anche il Governatore Zaia e i medici che sono stati vicini a Guido.
Ringraziamo il presidente Zaia – ha commentato Massimo Stefani, ideatore della Prosecco Cycling -. Il suo intervento ha permesso alla Prosecco Cycling di contribuire ad una
causa importante. Un grande evento del territorio, come la Prosecco Cycling, sempre disponibile ad iniziative solidali, non può che essere presente in una circostanza così significativa.
– Nella foto, da sinistra, il dottor Christian Rizzetto, chirurgo presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, il Professor Giorgio Berna, Massimo Stefani con il Governatore Luca Zaia, Guido
Fantin e il dottor Sandro Cinquetti.