Zaia insedia comitato tecnico scientifico, colline del Prosecco: “sito-laboratorio per tutela paesaggio storico e fulcro della rete degli 8 patrimoni Unesco del Veneto”


Eventi - pubblicata il 01 Luglio 2020


https://www.trevisobellunosystem.com/tvsys/img/notizie/944-2020.jpg

Fonte: ufficio stampa Giunta Regione Veneto

Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non sono solo il più recente degli 8 siti Unesco del Veneto, ma devono diventare il sito-laboratorio per la tutela del paesaggio e del territorio e il
centro di coordinamento della rete dei patrimoni Unesco del Veneto, regione che vanta il primato dei patrimoni dell’umanità tra i 55 italiani.

Lo ha ribadito il presidente del Veneto, Luca Zaia, insediando a palazzo Balbi il Comitato tecnico scientifico per le Colline Unesco, alla presenza dei vertici dell’Associazione per il
patrimonio delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Una riunione già operativa, perché il Comitato tecnico-scientifico (presieduto da Amerigo Restucci, già rettore dello Iuav di Venezia, e composto da Mauro Agnoletti, Giuseppe Blasi,. Enzo
Miceli, Vasco Boatto e Ugo Soragni
) e l’Associazione guidata da Marina Montedoro, hanno già messo in cantiere le attività future per la valorizzazione del paesaggio del sito Unesco, e in
particolare il piano di gestione dell’area Unesco che dovrà coordinare tutte le pianificazioni per conservare l’integrità dei valori della candidatura Unesco e promuovere lo sviluppo integrato
delle risorse dell’economia locale.

La Regione Veneto ha investito da oltre dieci anni in questa candidatura e vuole continuare a investire sulla gestione del valore paesaggistico e antropico delle Colline della Sinistra Piave
– ha affermato Zaia – Le Colline saranno un museo open air del patrimonio naturalistico e antropico, una occasione di alta valorizzazione dei valori identitari del territorio e della sua
gente. Ricordo che le Colline del Prosecco sono l’unico paesaggio agricolo che ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio dell’umanità per i suoi straordinari valori identitari di
agricoltura eroica, le singolari caratteristiche paesaggistiche, dai ciglioni alle rive, la ricchezza della sua storia e dei suoi insediamenti: la presenza dell’uomo in queste colline è elemento di
vanto e di qualificazione del paesaggio. Ringrazio il comitato tecnico scientifico per il suo prezioso supporto e il suo lavoro: il piano di gestione del sito sarà il biglietto da visita
internazionale e dovrà essere di altissimo livello. Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non saranno i ‘parenti poveri’ dello Champagne o delle Langhe o di altri paesaggi vitivinicoli: il sito
è costituito sì da vigneti storici e ‘agricoltura eroica’, ma anche da boschi e verde incontaminato, oltre il 50 per cento del territorio è boscato.

Dovremo riqualificare qualche punto grigio dell’area – ha ammesso Zaia – ma a livello europeo ci sono gli strumenti ad hoc per intervenire. E la Regione Veneto, dal canto suo, si
è già dotata degli strumenti di pianificazione per intervenire, valorizzare l’architettura rurale esistente e sanare gli interventi meno in linea con la bellezza del paesaggio e la vocazione
dell’area.

Dalla nomina delle Colline trevigiane nella world list dei beni Unesco, lo scorso anno a Baku, la Regione Veneto ha già provveduto a normare la pianificazione territoriale per i 29 comuni
della core e della buffer zone (norme aggiornate dal Consiglio regionale la settimana scorsa con elementi di salvaguardia nel disciplinare) e ad inserire la promozione
del sito nel Piano strategico del turismo veneto, calendarizzando iniziative e relativi impegni di spesa. Il piano prevede, appunto, campagne promozionali mirate, la formazione di guide e
professioni turistiche locali, il coinvolgimento dei residenti nella promozione e valorizzazione turistica, la costituzione di info-point e iniziative per promuovere la cultura dell’accoglienza
diffusa.

Corsi e convegni

Economia

Economic Report

Eventi

News Europa

Promo

Sport