Eventi - pubblicata il 09 Luglio 2021
Fonte: ufficio stampa Coldiretti
100 imprenditori agricoli trevigiani a Venezia per un flash mob davanti la stazione SS Lucia per dire #stopcinghiali. Con loro dalla Marca anche amministratori e politici dei comuni
di Tarzo, Cavaso del Tomba e Fregona oltre ai Consiglieri Regionali trevigiani Roberto Bet, Alberto Villanova, Tommaso Razzolini e Giampietro Possamai. Presente anche
Giuseppe Romano in rappresentanza del Parco del Sile.
Sono talmente diffusi ovunque sul territorio regionale che non ci sono neppure i numeri ufficiali: impossibile ormai contarli, sono i cinghiali in Veneto. Le stime di Coldiretti parlano di 90mila
cinghiali che scorrazzano indisturbati dalla campagna fino in città.
Un’emergenza che ha fatto arrivare a Venezia anche gli agricoltori di Coldiretti Treviso per denunciare un fenomeno incontrollato che è diventato un problema di ordine pubblico e sicurezza –
sottolinea Giorgio Polegato, Presidente di Coldiretti Treviso nella foto dim gruppo con dirigenti, associati e il direttore Giuseppe Satalino. In Piazzale Santa Lucia gli agricoltori
di Coldiretti hanno organizzato un flash mob “silente” per testimoniare lo stato in cui gli operatori agricoli e i cittadini sono costretti ad affrontare l’invasione dei cinghiali
dalle campagne alle città.
Una situazione fuori controllo favorita dall’emergenza Covid che con il lockdown ha lasciato campo libero a intere colonie che dagli spazi rurali si sono spinti fino alle aree urbane arrivando
sempre più vicini alle famiglie, nei parchi dove giocano i bambini o alle scuole. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi: non più di tanto
possono fare i circa 7mila selecontrollori. Il dossier elaborato da Coldiretti evidenzia danni periziati per oltre un milione di euro di cui liquidati poco più della metà.
Un importo assolutamente sotto stimato – commenta Coldiretti Veneto – perché gli agricoltori esasperati hanno addirittura smesso di presentare le istanze.
A raggiungere il palco della mobilitazione anche il Presidente della Regione del Veneto, Luca zaia che non ha mancato di condividere l’emergenza evidenziata da Coldiretti.
All’Assessore competente Cristiano Corazzari Coldiretti ha affidato le seguenti richieste urgenti:
che Stato e Regioni facciano un gioco di squadra e operino in modo risoluto per rendere le misure di contenimento e controllo effettivamente efficaci.
che gli agricoltori dotati delle necessarie autorizzazioni siano messi in condizione di essere effettivamente protagonisti delle azioni di contenimento, anche
attraverso l’utilizzo di altri soggetti autorizzati, a partire dai cacciatori, per intervenire immediatamente sui propri fondi agricoli.
semplificare le procedure per l’attivazione di tutti gli interventi e messe in atto azioni per promuovere l’attività dei selecontrollori
che attraverso una modifica della legge nazionale, il coordinamento delle azioni sia affidata al Prefetto in quanto competente per la tutela dell’ordine pubblico e
della sicurezza.
che la delibera proposta alla Regione sia approvata in tempi rapidi
che il nuovo piano di controllo dei cinghiali contenga azioni semplici sburocratizzate, efficaci, efficienti, allargando la platea dei soggetti attuatori, con le
risorse necessarie.