Berton: Bene la costituzione della società infrastrutture, ma ora si deve correre coinvolgendo le imprese del territorio - Verso le Olimpiadi 2026
24/11/2021 |
Economia |
Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa
Fonte: ufficio stampa Confindustria Belluno Dolomiti
Pronti a mettere a disposizione il nostro lavoro con gli industriali di Trento e Bolzano con il supporto dell’Università di Padova.
Belluno 23 Novembre 2021 - Con la costituzione della nuova Società Infrastrutture entriamo in una fase decisiva, ora dobbiamo correre e recuperare il tempo perso. Ci sono poco più di quattro anni a disposizione per creare un evento unico ma soprattutto per gettare le basi di un futuro sostenibile per la nostra montagna, fatto di opere utili e collegamenti veloci per le persone e le imprese che ci vivono. Come imprenditori del territorio chiediamo di accelerare i tempi e di essere coinvolti fin da ora nella programmazione.
A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e coordinatrice del Tavolo Sport e Grandi Eventi di Confindustria, all’indomani della firma che ha sancito la costituzione di “Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa”.
La società, ora, deve essere subito messa nelle condizioni di operare con procedure semplificate e accelerate, altrimenti rischia di non centrare l’obiettivo, - rimarca Berton. - In questo percorso, il confronto con il mondo dell’impresa è imprescindibile per fissare tempi e modalità. A maggior ragione, lo è con gli imprenditori locali che conoscono il territorio e sono quelli chiamati a rimanere e creare benessere anche dopo l’evento olimpico. La vera sfida infatti è questa: saper guardare nel lungo periodo.
Anche per questo, gli industriali bellunesi con i colleghi di Confindustria Trento e di Assoimprese Alto Adige stanno portando avanti da diversi mesi uno studio volto a definire lo stato attuale e gli scenari pre e post Olimpiadi del sistema delle infrastrutture di trasporto di interesse per le province sulle quali insiste il Patrimonio Unesco. A elaborarlo sono i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale – Icea dell’Università degli Studi di Padova.
Siamo pronti a metterlo a disposizione della nuova società: si tratta di un contributo fattivo sulle opere che servono al territorio, - prosegue Berton.
Il progetto si articola in tre step: dalla ricognizione e mappatura dell’esistente alla programmazione futura, guardando a uno sviluppo integrato dei territori alpini e delle loro interconnessioni con la pianura e i Paesi confinanti.
Due gli orizzonti temporali del piano degli industriali: il primo è quello del 2026, anno delle Olimpiadi, il secondo è trentennale.
Siamo tutti chiamati a uno sforzo di programmazione e attuazione: Istituzioni, imprese e territori. Dobbiamo partire subito e col piede giusto. Non possiamo perdere nemmeno un minuto, - la conclusione di Berton.