UNA TREVIGIANA AD HONG KONG,CINA.INTERVISTA A CRISTINA BINDA

UNA TREVIGIANA AD HONG KONG,CINA.INTERVISTA A CRISTINA BINDA

[ESTERI]

Nel numero 1/2013 di EMT abbiamo il piacere di incontrare la dott.ssa Cristina Binda
laureata all’Università Cà Foscari nella sede del campus di Treviso, corso di laurea Nos Traduzione Tecnico – scientifica. Ha svolto lo stage presso la redazione di trevisobellunosystem.
1/ Buongiorno Cristina, perchè hai scelto il corso di laurea in cinese dell’università Cà Foscari?
 
La passione per le lingue che ho fin da piccola mi ha portato a non accontentarmi delle lingue “più facili” e la curiosità verso la forma scritta della lingua cinese cosi diversa dalla nostra che
io apprezzo nel suo aspetto artistico, tanto che i professori cinesi mi dicevano che quando scrivevo sembrava dipingessi.
2/ Come ti sei trovata all’università Ca’ Foscari?
Il corso a Treviso a suo tempo a numero chiuso e’ stata sicuramente la miglior scelta che potessi prendere per studiare la lingua cinese in Italia. Mi son resa conto solo dopo essere entrata nel
mondo del lavoro di quanti strumenti mi sono stati dati durante il mio percorso di studi. Ci si lamenta che l’università’ non prepara al mondo del lavoro solo quando non ci si rende conto che
l’università’ non può che dare degli strumenti che sta a noi sfruttare al meglio nella vita lavorativa e sicuramente il mio corso mi ha dato molti stimoli.
 
3/Dopo quanto tempo hai trovato lavoro?
Devo premettere che ho iniziato la specialistica perché non trovavo lavoro e ho continuato a far colloqui, molti, durante tutta la sua durata (2 anni). Una volta laureata in specialistica, nel
marzo 2010, ho trovato fortunatamente lavoro nel giugno dello stesso anno, ma ritengo che siano stati principalmente la mia esperienza di stage in Cina e i miei saltuari lavori di interpretariato a
darmi quella marcia in più.
4/ Hai lavorato per un’impresa trevigiana ?
Sì, ma non ho mai lavorato in sede a Treviso ma per loro in Cina.
5/ Sei partita per la Cina, quali erano le tue preoccupazioni ed attese?
Avevo già lavorato per un’azienda di soli cinesi a Shanghai in passato, quindi partire per lavorare con un’azienda di italiani in una città cosi internazionale come HK non poteva che essere più
facile (in fase di partenza). Sono una persona che si dà da fare per cui le mie preoccupazioni erano principalmente riuscire a mantenermi e a sopravvivere da sola in una metropoli come HK. Mi son
ritrovata in un’azienda che mi ha lasciato molte libertà per cui il problema reale e’ stato prendermi così tante responsabilità senza avere molta esperienza alle spalle.
6/ Com’è lavorare in un altro continente? Entrare in contatto con altre culture?
 
Credo HK meriti un capitolo a sé. Ho viaggiato molto fin dalle scuole superiori in diversi continenti e sempre solo con coetanei. In Cina ero già stata più volte per studio e per un breve periodo
lavorativo, ogni esperienza mi ha lasciato molto a livello personale.
Ad HK però ti ritrovi catapultato in un mondo dove tutto corre, dove non ci sono orari e si lavora in continuazione -il business non aspetta- dove i servizi funzionano alla perfezione. Non si
tratta più di entrare in contatto con altre culture, anche perché le relazioni interpersonali sono spesso fredde basate sulle possibilità di cooperazioni lavorative. S
i viene bombardati di stimoli ma non c’e’ tempo da perdere, bisogna trovare la propria strada, la città offre sì molte opportunità, ma non a tutti, la competizione e’ forte e non è facile
“sopravvivere”.
7/ Dalla Cina al Vietnam? Dal tuo punto di vista come sta cambiando il mercato ? Quali aspetti economici o strategici aziendali hai visto cambiare in questi anni in cui sei in Asia?
La Cina sta diventando più un paese dove vendere ai nuovi ricchi piuttosto che continuare a produrre. Ci sono nuovi paesi emergenti, ad esempio il Vietnam, la Cambogia, la Mongolia, la Birmania. La
Cina ha appena stanziato molti fondi in Cambogia, mentre molti fondi esteri si stanno rivolgendo in Mongolia.
L’India rimane ancora forte sotto certi aspetti, mentre paesi come Vietnam e Thailandia difficilmente riusciranno a superare la Cina in quanto mancano le risorse primarie di cui la Cina gode in
abbondanza. Non sono un’esperta non voglio addentrarmi in argomenti di cui ancora conosco poco, son qui da poco più di due anni.
8/ Quale percorso universitario consiglieresti ad un giovane? Quali sono le scelte per trovare lavoro? Adattarsi o puntare all’obiettivo della propria passione lavorativa?
Difficile azzardare un consiglio. Il mondo del lavoro di oggi e’ molto difficile, io per prima ho fatto e faccio ancora fatica.
Consiglierei di non iscriversi all’università’ o proseguire con infinite specializzazioni solo perché tutti lo fanno, ma di farlo solo se il percorso universitario è veramente di proprio
interesse.
Sono scappata dall’Italia perché ho vissuto sulla mia pelle quanto troppe porte siano chiuse a noi donne, per poi sentirmi dire che in America per legge, durante un colloquio di selezione, non
viene nemmeno chiesto di rivelare ne’ l’età’ ne’ se si han figli.
Una cosa mi sento di consigliare: non adattarsi. Bisogna trovare la propria strada e la propria soddisfazione, che potrebbe essere al di fuori dell’ambito lavorativo o scorrere parallelamente anche
perché spesso il lavoro non e’ quasi mai il proseguimento del proprio percorso di studi.
Nonostante io ora sia soddisfatta del mio lavoro, non ho perso di vista la mia passione: finito l’orario d’ufficio inizio con il mio secondo lavoro di traduttrice, cerco corsi che mi diano nuove
conoscenze e nuove competenze.
Allo stesso tempo non mi abbatto alle prime difficoltà, ma cerco di trovare una soluzione per ogni problema, compreso quello di come venire fuori dalla crisi e di capire in che continente finirò in
futuro .
9/Che importanza ha avuto per te relazionarti con il mondo camerale con il progetto web trevisobellunosystem, nell’ambito della tua preparazione universitaria e professionale?
Il sito web economico della Camera di Commercio trevisobellunosystem, mi ha permesso di mettere in pratica le mie competenze linguistiche e conoscenze per creare la versione cinese .
Mi sono ritrovata in una realtà moderna e interattiva dove ho avuto l’opportunità di confrontarmi non solo con i tecnici informatici e le figure professionali interne all’azienda, ma seguita dal
tutor di Treviso Tecnologia, anche con esperti esterni di economia, redazioni stampa e curatori di mostre nel territorio.
Sono convinta che questa esperienza rappresenti una parte importante del mio portfolio e che abbia giocato una carta decisiva durante i miei precedenti colloqui di selezione. Nell’ambito
professionale della traduzione ricevo tuttora richieste d’aiuto da parte di colleghi traduttori impegnati nella realizzazione di siti web, cosa che mi rende molto orgogliosa.