Tra i colli di Conegliano


In una terra dove la storia della viticoltura e quella dell’enologia risalgono addirittura al II secolo a.C., la vite diventa essa stessa architettura di un paesaggio. La zona, che comprende in tutto o in parte il territorio di 20 comuni dell’alta collina trevigiana, è da sempre luogo di ricerca e di produzione di vini importanti: il riferimento è per quei vini che, pur diversi tra loro, sono stati accomunati con d.m. del 3 agosto 1993 sotto la stessa Denominazione di Origine Controllata Colli di Conegliano: Bianco, Rosso e due eccellenti passiti quali il Refrontolo Passito e il Torchiato di Fregona.
La nascita di questa DOC è da legare al lavoro di qualificazione enologica e di sperimentazione tecnologica iniziato nel 1876 con la fondazione da parte di A. Carpenè e G. B. Cerletti della Scuola Enologica di Conegliano, la prima in Italia, diretta per anni del prof. Luigi Manzoni, a cui dobbiamo la creazione di quegli Incroci che tanta parte hanno nella DOC Colli di Conegliano. La volontà di ampliare la ricerca scientifica porta nel 1923 alla istituzione di una Stazione sperimentale di Viticoltura ed Enologia, che è oggi l’Istituto sperimentale per la Viticoltura, ente equiparato alle istituzioni universitarie, la cui direzione spetta al prof. Antonio Calò, al quale va il merito dei tanti anni di lavoro e ricerca che hanno portato al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata Colli di Conegliano.

IL CONSORZIO
La nascita di questo Consorzio rappresenta un ulteriore passo in difesa della tipicità e nella valorizzazione del territorio dell’Alta Marca e dei suoi vini, controllando il rispetto delle norme previste da disciplinare di produzione e garantendo così lo sviluppo e il riconoscimento dei prodotti.

I PRODOTTI

  • Colli di Conegliano Bianco: è un vino bianco che nasce da un uvaggio composto in percentuali regolamentate di Incrocio Manzoni Bianco, Pinot Bianco e/o Chardonnay, Sauvignon e/o Riesling Renano. Incrocio Manzoni, creato dall’omonimo professore coneglianese negli anni ’40, fa la parte del leone nella nascita di questo vino di buon corpo e personalità. Il Colli di Conegliano Bianco viene immesso sul mercato nell’aprile dell’anno successivo alla vendemmia.
  • Colli di Conegliano Rosso: il primo vino rosso DOC delle colline della Sinistra Piave è un uvaggio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Marzemino, adatto all’invecchiamento di almeno sei mesi in botti di legno e tre mesi in bottiglia, arrivando anche fino ai tre-quattro anni, con passaggi in barriques vicini ai 18/24 mesi.
  • Refrontolo Passito: fin dal ‘300 nel Veneto veniva coltivata l’uva Marzemino, il cui vino fu cantato anche da Mozart. Il tipo di vinificazione a cui è sottoposta nel paesino di Refrontolo si distingue però nettamente da altri marzemini. Le uve vengono infatti lasciate appassire dalla vendemmia fino a dicembre e quindi vinificate con invecchiamento di tre mesi in botti di rovere. L’affinamento in bottiglia ne esalta ulteriormente la tipicità, facendone un vino unico ed irripetibile.
  • Torchiato di Fregona: in tre paesini alle falde del Cansiglio viene invece prodotto un passito bianco che è la perla rara e l’antica gloria di queste colline. Coltivate su pendii di crete rosse ben soleggiati, le scarse uve di Verdiso, Prosecco e Boschera vengono appassite sui graticci, in luoghi asciutti e ventilati, dalla vendemmia di ottobre alla Pasqua dell’anno successivo. Passati poi nella becanèa, cilindro di legno dove subiscono ben tre torchiature (da cui il nome), forniscono un succo denso e zuccherino messo a fermentare in piccole botti, affinato per tre mesi in bottiglia e commerciabile non prima del 1 dicembre dell’anno successivo alla vendemmia.

IL TERRITORIO
Due città, Conegliano e Vittorio Veneto, e altri 18 comuni, composti da una miriade di caratteristici abitati nei saliscendi delle colline, caratterizzano tutta l’area dei Colli di Conegliano. Luoghi che suscitano l’interesse del visitatore non solo per le loro eccellenze vinicole, ma per le tante specialità gastronomiche, i centri storici, le chiese, i castelli , le abbazie, le ville venete. Da non perdere una sosta tra i palazzi delle due cittadine e a Follina per la sua Abbazia medievale, a San Pietro di Feletto per la sua Pieve, a Refrontolo per il caratteristico Molinetto della Croda, a Col San Martino per la chiesa di San Vigilio, a Pieve per la bellezza della piazza centrale. Luoghi ideali per escursioni dirette alle vicinissime montagne, dall’altipiano del Cansiglio alla dorsale che collega il Col Visentin al Monte Cesen.

COME ARRIVARE
Conegliano e Vittorio Veneto sono servite dall’autostrada A27 Venezia-Belluno e dalla linea ferroviaria Venezia-Udine e Venezia-Belluno.