Il pittore ama così tanto la sua città d’origine che in 24 tele a lui attribuite si possono riconoscere scorci di Conegliano
Lungo la storica strada Pontebbana si passa per Conegliano, la città del pittore Giovanni Battista Cima.
Cima vive e lavora a Venezia, ma ama così tanto la sua città d’origine che in 24 tele a lui attribuite si possono riconoscere scorci di Conegliano.
Sullo sfondo dei suoi dipinti infatti si individuano il Castello di Conegliano con l’antica chiesa di San Leonardo, il Castello di San Salvatore a Susegana, le colline coneglianesi e la vallata del Piave.
La sua arte viene spesso paragonata a quella di Giovanni Bellini, Antonio Vivarini, Giorgione ed è stata molto apprezzata da collezionisti e musei europei e statunitensi.
Tra le opere rimaste a Conegliano si possono vedere: la Pala del Duomo, Madonna in trono col Bambino fra angeli e santi e il Polittico di San Giovanni Battista nella Chiesa di San Fior. In centro città invece è ancora presente la Casa natale del pittore in via Cima, ora sede Fondazione Cima e museo archeologico.
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Testo a cura di Eleonora Zorzi
Stagista presso la Camera di Commercio di Treviso – Belluno
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