Caos al Brennero e nuovi divieti – Berton, Confindustria Belluno Dolomiti: “la soluzione è a Belluno, il Veneto e l’Italia hanno bisogno di un nuovo sbocco a nord veloce e sostenibile: la politica – a tutti i livelli – deve prenderne atto”

Berton: nella scorsa primavera, lo stesso presidente Luca Zaia aveva sollecitato sul tema il ministro Matteo Salvini, che, a sua volta, aveva confermato come il “dossier” di uno sbocco a nord fosse sul tavolo dell'Esecutivo.


Economia - pubblicata il 01 Settembre 2023


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Fonte: ufficio stampa Confindustria Belluno|Dolomiti

 

Belluno, 31 agosto 2023 Il caos al Brennero è conclamato e la soluzione passa per Belluno: la politica, a tutti i livelli, deve prenderne atto. La creazione di un collegamento sostenibile tra Veneto ed Europa è una questione nazionale ed europea. Il futuro dell’export – e quindi del nostro manifatturiero e del Made in Italy – dipende anche da questo.

A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, nei giorni in cui si stanno moltiplicando i disagi ai valichi alpini, in particolare al Brennero con i nuovi divieti delle autorità di Innsbruck pronti a scattare con il primo di settembre.

L’aumento del traffico che si è registrato nelle ultime settimane al Tarvisio e sulla viabilità di Friuli Venezia Giulia e Veneto orientale dimostra che nessuno può fermare l’economia e le esigenze reciproche di interscambio tra Italia e resto d’Europa. Per questo, i flussi vanno redistribuiti in chiave sostenibile su tutto l’arco alpino – afferma Berton.

Nella scorsa primavera, lo stesso presidente Luca Zaia aveva sollecitato sul tema il ministro Matteo Salvini, che, a sua volta, aveva confermato come il “dossier” di uno sbocco a nord fosse sul tavolo dell’Esecutivo. Mi auguro che la questione – dopo la pausa estiva – ritorni all’ordine del giorno anche con il supporto della regione Friuli Venezia Giulia e del suo presidente Massimiliano Fedriga. C’è bisogno di un asse tra i territori produttivi di questo Paese.

Vedo con piacere che presto si apriranno i cantieri della Via del Mare e che si torna a parlare concretamente di Romea Commerciale tra Mestre e Cesena. C’è la consapevolezza che senza infrastrutture non vi è crescita. Lo sbocco a nord rientra in questa ottica e potrebbe rendere tutti questi collegamenti ancora più efficienti ed efficaci. Anche la Superstrada Pedemontana Veneta – ormai prossima al suo completamento – ne trarrebbe un enorme beneficio – rimarca Berton.

È il momento di programmare seriamente il futuro di questi territori da qui ai prossimi decenni. Purtroppo, lo sbocco a nord è spesso stato visto come una tematica locale, terreno di diatribe ideologiche e fazioni. In realtà è una questione nazionale ed europea ineludibile per un Paese che è la seconda nazione manifatturiera d’Europa con il Nordest che fa da traino.

Berton, in ultima battuta, ricorda come lo sbocco a nord sia stato ritenuto più volte prioritario da tutte le categorie economiche bellunesi e dai sindacati, riuniti nel Tavolo delle Infrastrutture promosso e coordinato dalla stessa Associazione tra gli Industriali. La prova che le forze vive di questo territorio sono pronte a fare la propria parte – la conclusione di Berton.

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