Distretto dell’Occhialeria Bellunese

Oggi nel territorio bellunese si concentra circa l'80% della produzione nazionale e le quattro multinazionali del distretto rappresentano da sole il 70% del mercato mondiale dell’occhialeria


Economia - pubblicata il 08 Maggio 2019


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La storia del Distretto inizia nel 1878 con il primo insediamento di una fabbrica di occhiali a Calalzo di Cadore, tra le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. Oggi la sua estensione
coincide con il territorio di quasi tutta la provincia di Belluno, sconfinando, in parte, anche nella provincia di Treviso. Il fattore chiave che lanciò il distretto fu la produzione dell’occhiale
da sole e la nascita dell’occhiale griffato. Gli accordi tra le maggiori imprese del distretto e le grandi firme della moda internazionale modificarono la struttura produttiva del settore a partire
dalla fine degli anni ’80 e aprirono la produzione a un mercato internazionale.
Oggi nel territorio bellunese si concentra circa l’80% della produzione nazionale e le quattro multinazionali del distretto rappresentano da sole il 70% del mercato mondiale dell’occhialeria di
fascia medio- alta e controllano il 50% della produzione mondiale su licenza dei grandi marchi della moda.

Il Distretto dell’Occhialeria Bellunese dispone di tutte le competenze necessarie per lo svolgimento delle attività di progettazione e produzione di montature per occhiali da vista, occhiali da
sole, minuterie, macchinari e attrezzature di produzione, trattamenti galvanici, astucci e lenti.

Secondo i dati statistici del Registro Imprese elaborati da Infocamere, a fine 2018 solo nelle attività di fabbricazione di occhiali e lenti risultano attive nei comuni del distretto 425 sedi
d’impresa e 321 unità locali dipendenti che impiegano nel territorio quasi 13 mila addetti. A queste si aggiungono altrettante imprese della filiera riconosciuta dalla Regione Veneto per un totale
di 890 sedi d’impresa e 641 unità locali dipendenti e quasi 16.500 addetti.

Nel distretto è presente Certottica, l’Istituto Italiano di Certificazione dei prodotti ottici nonché centro di ricerca dedicato all’occhiale. Socio di maggioranza di Certottica è ANFAO,
l’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Occhialeria che oggi riunisce tutte le principali aziende italiane dell’occhialeria dell’intera filiera produttiva. ANFAO organizza annualmente a
Milano “MIDO”, la Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia, la prima manifestazione del settore, in assoluto la più prestigiosa vetrina dell’occhialeria a livello mondiale.

Da citare, inoltre, il Museo dell’Occhiale a Pieve di Cadore, che promuove la storia del Distretto ed è fonte di ispirazione per il design e Reviviscar, la struttura operativa di
Confindustria Belluno Dolomiti, preposta alla erogazione di servizi per la formazione e il supporto alle aziende del territorio. Negli ultimi anni anche la scuola è diventata attore integrato con
l’avvio – in collaborazione con Confindustria Belluno Dolomiti – dell'”Opzione Tecnologia dell’Occhiale”, indirizzo di specializzazione triennale dell’ITIS “Segato” di Belluno. Avviato anche il
corso biennale di specializzazione post diploma “Tecnico Superiore per la Progettazione e la Realizzazione di occhiali” organizzato dalla Fondazione ITS Cosmo insieme a Certottica. Da non
dimenticare infine l’Istituto di Istruzione Superiore “E. Fermi” a Pieve di Cadore con il corso di studi per Ottici, realtà storica del territorio bellunese, che ha raggiunto un elevato standard di
qualità nella didattica e nella formazione professionale.

In base alle elaborazioni del Centro Studi Intesa San Paolo sui bilanci aziendali di un campione di 101 imprese del distretto, il fatturato 2017 del campione ha superato i 5,8 miliardi di euro
riportando una crescita del +13,1% sul 2015 (valori mediani).

La crescita del fatturato tra il 2014 e 2016 è indubbiamente legata al buon andamento delle esportazioni che nel 2016 hanno raggiunto valori record sfiorando il 2,8 miliardi di euro. Il 2017 si è
caratterizzato per una stabilizzazione dei flussi che, comunque, hanno rappresentato il 70% dell’export provinciale. Le vendite si sono distribuite per il 40,5% Intra Ue e per il 59,5% Extra Ue. Il
principale mercato, infatti, è rappresentato dagli Stati Uniti che assorbono oltre un quinto delle vendite, pari nel 2017 a oltre 787 milioni di euro. Seguono, per importanza, Francia (304,1
milioni di euro, l’11% delle vendite), Regno Unito con 184,6 milioni e Spagna con 182,2 milioni (rispettivamente il 6,7% ed il 6,6% delle vendite).

Fonti: elaborazioni Ufficio Studi e Statistica CCIAA Treviso – Belluno su dati ANFAO, Piano operativo del distretto 2017-2020, Infocamere, Studi e Ricerche di Intesa San Paolo e
Istat-Coeweb

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