Fondazione Benetton Studi Ricerche. A Treviso, XXVII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino. Venerdì 13 e sabato 14 maggio 2016

Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan, nelle “Montagne Celesti” del Kazakistan, luogo di straordinaria biodiversità.


Eventi - pubblicata il 10 Maggio 2016


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XXVII edizione, 2016 Premio Carlo Scarpa
Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan

Venerdì 13 e sabato 14 maggio, a Treviso, il Premio Carlo Scarpa

Hanno luogo a Treviso, nel secondo fine settimana di maggio, le principali tappe pubbliche della campagna di studio e di attenzioni della xxvii edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per
il Giardino, il
“premio a un luogo” promosso e organizzato ogni anno dal 1990 dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dedicato nel 2016 a Le foreste dei meli selvatici
del Tien Shan, nelle “Montagne Celesti” del Kazakistan, luogo di straordinaria biodiversità.

Studiosi e testimoni del luogo designato interverranno nei diversi momenti pubblici in programma nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 maggio negli spazi Bomben della Fondazione
Benetton e nel Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso:

l’incontro pubblico e il concerto per l’inaugurazione della mostra documentaria e fotografica;

il seminario pubblico di approfondimento sul luogo e il suo contesto;

la cerimonia pubblica di consegna del Premio.

Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan, nell’Asia Centrale, ai suoi margini orientali, sono oggi frammenti di un’immensa e antica foresta che milioni di anni fa, nel
Terziario, faceva crescere al suo interno decine di specie che sono all’origine dei frutti che accompagnano la storia dell’uomo. I più antichi precursori del melo vi arrivarono probabilmente con
semi trasportati da uccelli in volo dalla Cina. Apportavano una variabilità naturale che la grande diversità ambientale del Tien Shan ha fortemente incrementato, mostrando ancora oggi, nonostante
millenni di disboscamenti e incendi, soprattutto per dare spazio all’agricoltura, una incredibile biodiversità, espressa da forme, dimensioni, sapori, colori, altezze e portamenti degli alberi.
Essa rappresenta un giacimento genetico di interesse incommensurabile, disponibile a studi e ricerche ancora appena agli inizi,
che riguardano il futuro della coltura del melo e del suo paesaggio. Il melo selvatico del Kazakistan è il Malus sieversii. Prende nome dal botanico Johann Sievers, che per primo, alla
fine del xviii secolo, lo scoprì. Nelle foreste del Tien Shan è la specie selvatica da frutto più rappresentativa.

Programma

venerdì 13 maggio, ore 18
Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, spazi Bomben
Incontro pubblico e concerto per l’inaugurazione della mostra documentaria e fotografica
Musiche “dalle antiche vie della seta”: Siamak Guran (liuti orientali – tambûr, setâr, târ -, percussioni – daf, tombak – e
voce) e Pino Petraccia (daf e percussioni); letture di Isabella Panfido.

La mostra racconta le foreste dei meli selvatici del Tien Shan attraverso le fotografie e un film documentario di Catherine Peix. Ne descrive il contesto storico e geografico e dà spazio ai temi
posti da questi luoghi, segnalando la fragilità che oggi condividono con la cultura dell’uomo e il suo rapporto con la terra. La mostra è aperta nella sede della Fondazione, negli spazi espositivi
di palazzo Bomben, fino a domenica 3 luglio (martedì-venerdì ore 15-20, sabato e domenica ore 10-20, ingresso libero).

sabato 14 maggio, ore 9.30-13.30
Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, auditorium spazi Bomben
Seminario pubblico di approfondimento sul luogo designato e il suo contesto
È un’occasione per conoscere più da vicino, con un gruppo di esperti provenienti da diversi ambiti disciplinari, il luogo e la sua storia, le sue peculiarità naturali e culturali, il contesto
storico-geografico e le connessioni con le problematiche contemporanee negli aspetti agronomici e paesaggistici, biologici ed ecologici.
Apertura e coordinamento a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini
Catherine Peix (Associazione Alma, Parigi), Nelle foreste dei meli selvatici del Tien Shan: i luoghi, le piante, gli animali nella storia e nella cultura
Tatiana Salova (agronoma, Bolshoe Isakovo, Russia), La vicenda umana e scientifica
di Aymak Djangaliev (1913-2009)
Natalya Ogar (Accademia delle Scienze di Almaty), Il sistema montuoso del Tien Shan
nel contesto storico, geografico e paesaggistico del Kazakistan
Joan Vicente i Rufí (Università di Girona), Le vie della seta come fattore geopolitico: passato, presente e futuro
Évelyne Leterme (Conservatoire Végétal Régional d’Aquitaine), L’incontro tra agricoltura, ecologia e biodiversità. La coltivazione del melo in Francia
Massimo Tagliavini (Libera Università di Bolzano), La coltura intensiva del melo
in equilibrio tra redditività e sostenibilità ecologica
Ann Tutwiler (Bioversity International), Biodiversità naturale e culturale. Politiche
ed esperienze internazionali
Giuseppe Barbera (Università di Palermo), I paesaggi del melo
Partecipa al seminario il Comitato scientifico della Fondazione; la discussione è aperta
al pubblico.

sabato 14 maggio, ore 17-19
Treviso, Teatro Comunale Mario Del Monaco
Cerimonia pubblica di consegna del Premio Carlo Scarpa

Introduce e coordina Luigi Latini (presidente del Comitato scientifico).
La cerimonia prevede la proiezione del film documentario di Catherine Peix, Les origines de la pomme ou “le jardin d’Eden retrouvé” in edizione italiana, la lettura della Motivazione
del Premio e la consegna del sigillo disegnato da Carlo Scarpa, simbolo del riconoscimento per l’impegno e la cura profusa nei confronti del luogo designato, alla studiosa kazaka
Natalya Ogar; seguono le testimonianze di Catherine Peix e Tatiana Salova.
Sarà presentato il dossier dedicato a Le foreste dei meli selvatici del Tien Shan, a cura di Giuseppe Barbera, Patrizia Boschiero, Luigi
Latini
, con Catherine Peix, pubblicato dalla Fondazione in italiano e inglese.
La cerimonia si conclude con musiche “dalle antiche vie della seta”, eseguite con strumenti tradizionali da Siamak Guran (liuti e voce) e Pino Petraccia
(percussioni), alle quali seguirà un brindisi.

La campagna di attenzioni proseguirà con altre iniziative pubbliche nel corso dell’anno, anche in Kazakistan, nella regione di Almaty, e con incontri specifici dedicati alle scuole.

Informazioni: gli incontri sono tutti pubblici e a ingresso libero. Il seminario di sabato 14 mattina viene trasmesso in streaming nel sito della Fondazione; per ragioni organizzative
chiediamo di segnalare, possibilmente entro lunedì 9 maggio, l’intenzione di parteciparvi, attraverso il modulo disponibile nel sito www.fbsr.it o contattando la segreteria (dal lunedì al venerdì,
ore 9-13 e 14-18, tel. 0422.5121, fax 0422.579483, fbsr@fbsr.it).

Comitato scientifico della Fondazione e coordinamento del Premio:
Maria Teresa Andresen, Università di Porto; Giuseppe Barbera, Università di Palermo;
Hervé Brunon, Centro André Chastel, Parigi; Anna Lambertini, Università di Firenze;
Luigi Latini, Università Iuav di Venezia (presidente); Monique Mosser, Scuola superiore
di architettura di Versailles; Joan Nogué, Università di Girona; Lionello Puppi, Università Ca’ Foscari di Venezia; José Tito Rojo, Università di Granada; Massimo Venturi Ferriolo, Politecnico di
Milano.
Membri onorari: Carmen Añón, Università di Madrid; Domenico Luciani, ideatore e responsabile del Premio dal 1990 al 2014; Thomas Wright, Università di Londra.
Le attività del Premio Carlo Scarpa sono coordinate da Patrizia Boschiero e dal presidente del Comitato scientifico, Luigi Latini.

Iniziativa culturale con il patrocinio di: Bioversity International, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto, Città di Treviso.

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