Imprese Marca Trevigiana. Lavoratori in quarantena

Urgente il rifinanziamento del fondo Inps che equipara le quarantene a malattia.


Economia - pubblicata il 12 Gennaio 2022


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Fonte: ufficio stampa Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Urgente il rifinanziamento del fondo Inps che equipara le quarantene a malattia.

Nella marca oltre 40mila le persone a casa causa covid. Nelle imprese artigiane il 90% dei collaboratori non può lavorare in smart working
Di Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana
Quarantamila trevigiani sono costretti a casa per quarantena o isolamento. – A lanciare l’allarme è Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. –
Tra malattie, isolamento fiduciario, carenza di manodopera e aumento delle materie prime la ripartenza rischia di non essere agganciata dalle imprese artigiane. Le nostre aziende sono costrette
a fare i conti con stabilimenti e cantieri sguarniti che rallentano la produzione e mettono a rischio la ripartenza delle aziende.
Il dato arriva da Gimbe che prevede il numero possa aumentare sino a 60 mila entro la fine del mese se si mantiene il trend dei contagi in corso.
Tutto questo si traduce in minore forza lavoro nelle aziende,- sottolinea Bernardi. – Se il mondo dei datori di lavoro impiegatizi e di personale amministrativo provano a
“difendersi” con il lavoro agile, l’artigianato e le MPi manifatturiere, dove il 90% dei dipendenti è operaio o tecnico, non hanno altra alternativa che organizzare al meglio la produzione con chi
rimane rischiando però di dover chiudere o rinviare i lavori e le consegne per mancanza di personale.
La soluzione non risiede nelle semplificazioni, – fa notare Bernardi, – introdotte per legge per assumere dipendenti in sostituzione o tramite le agenzie di
somministrazione perché nell’artigianato le competenze che i datori di lavoro ricercano si creano in anni di affiancamento e formazione sul posto di lavoro, non si improvvisano.
Ad aumentare le difficoltà e le incertezze per le imprese nel gestire i propri dipendenti si è aggiunto anche il mancato rifinanziamento del fondo INPS da parte del Governo, dal 1° gennaio, dei
periodi di quarantena ed isolamento fiduciario. – Non vale più l’equiparazione a malattia a carico INPS, – rimarca Bernardi. – È incomprensibile come in un momento in cui
a quarta ondata fa da padrone e rischia di paralizzare il mondo produttivo, il Governo dopo aver introdotto questa equiparazione da inizio pandemia fino al 31 dicembre 2021 , non abbia
rifinanziato l’art. 26 del DL n.18/2020.
Nel 2021 sono stati destinati all’Inps 188 milioni per consentire di non far mancare reddito agli operai assenti per quarantena.
Per il 2022 si deve prevedere uno stanziamento almeno analogo – è l’invito del Presidente. Senza colmare questa mancanza legislativa le realtà produttive giustificheranno
le assenze per quarantene e isolamento fiduciario (nel biennio 2020/2021 circa il 10% dei dipendenti dell’artigianato trevigiano è stato interessato da queste specifiche) come malattia e quindi
dovranno imputare queste giornate di mancato lavoro a titolo di ferie e permessi retribuiti e se già i lavoratori li avessero esauriti si passerebbe alla decurtazione dello stipendio con oneri
quindi tutti a carico dei lavoratori, inasprendo in questo modo il rapporto con i propri collaboratori.
Una situazione di conflitto del tutto inutile in questo momento così complesso per chi ogni mattina deve preoccuparsi di mantenere competitive le aziende e dare tranquillità e garanzia di
stipendio al proprio personale.

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