L’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Energia e Innovazione ha partecipato a Palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova, al convegno dal titolo “Cibo e salute: le
nuove sfide” organizzato dal Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali e Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. Il convegno è stato organizzato per presentare il nuovo
corso di laurea “Food and Health” proposto per il prossimo anno dall’Ateneo patavino.
È un vero piacere essere qui oggi alla presentazione di questo corso di laurea – ha detto l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico -, dato che anche la Regione crede nello sviluppo
di questo ambito, in collaborazione con le Università, tanto che sono ben quattro le Reti Innovative Regionali, frutto del progetto innovativo di sviluppo che abbiamo presentato proprio
qui all’Università di Padova in aula magna quattro anni fa.
Nell’ambito di specializzazione intelligente SMART AGRIFOOD si inseriscono infatti particolare 4 RIR che coinvolgono 223 aziende. Si tratta di INNOSAP – Innovation for Sustainability in Agrifood
Production; RIAV – Innovazione efficiente per la filiera agroalimentare; RIBESNET – Rete Innovativa per l’ecosistema salute e alimentazione dello sport; Cluster Biologico Veneto.
In occasione di quella presentazione – ha sottolineato ancora l’Assessore Regionale – il Magnifico Rettore la definì una “rivoluzione copernicana” perché le RIR mettono in sinergia per
la prima volta Regione, Università e Imprese. La sfida che vogliamo con queste reti affrontare è quella di unire le competenze e le risorse per lo sviluppo economico e innovativo della nostra
Regione.
Le Reti Innovative Regionali sono uno strumento innovativo, rivoluzionario e straordinario – ha inoltre puntualizzato – che la Regione ha fortemente voluto mettere in campo perché mette
a sistema aziende, università e il mondo delle associazioni di categoria per generare innovazione e ricerca direttamente nei territori. La Regione, infatti, ha stanziato a favore di questo
nuovo modello di sviluppo, frutto del gioco di squadra, 54 milioni di euro, per creare nuove opportunità e nuovi modelli di business che sappiano sfruttare i benefici che l’innovazione
tecnologica ha introdotto in questi anni.