Lavoro: 310mila assunzioni previste dalle imprese a settembre Segnali di ripresa da costruzioni e agroalimentare, soffrono turismo e moda


Economia - pubblicata il 07 Settembre 2020


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Fonte: ufficio stampa Unioncamere

Roma, 7 settembre 2020

Sono oltre 310 mila le assunzioni previste dalle imprese nel mese di settembre. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la riduzione delle entrate programmate si attesta al -28,7%. Un riavvio delle
attività in vista dell’autunno particolarmente cauto, quindi, ma segnali di ripresa si evidenziano per le costruzioni e le industrie alimentari. Le prospettive economiche sono caratterizzate
dall’incertezza soprattutto per quanto riguarda gli andamenti dei mercati internazionali, tanto che anche per il trimestre settembre-novembre si prevede un flusso di assunzioni in flessione
rispetto all’analogo periodo del 2019 ed aumenta la quota delle imprese (dal 49,1% di giugno al 64,9% di agosto) che prevedono il recupero dei livelli produttivi pre-covid non prima di giugno
2021.

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali
di settembre.
Per il mese di settembre segnali di ripresa arrivano dalle industrie alimentari e dalle costruzioni, settori che con quasi 11 mila e oltre 34 mila entrate previste, rispettivamente, contengono la
flessione e si avvicinano molto ai livelli dell’anno precedente. E’ inoltre in netta crescita la difficoltà di reperimento per alcune delle principali professioni di sbocco dei due comparti: è il
caso degli artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari (3.680 assunzioni, nel 43,7% dei casi difficili da reperire, +7 punti su settembre 2019) o degli artigiani e operai
specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili (13.190 entrate, il 29,6% difficili da reperire, +4 punti) e degli artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture
delle costruzioni (11.870 entrate, 49,9% la difficoltà di reperimento, +7 punti).

La scarsa domanda sui mercati internazionali penalizza, invece, le prospettive occupazionali del sistema moda, così come quelle della filiera dei turismo sono negativamente condizionate dalla
caduta dei flussi turistici dall’estero.
Le micro e piccole imprese (1-49 dipendenti), soprattutto nei comparti manifatturieri e delle costruzioni, sembrano reagire meglio in questa fase di lenta ripresa contenendo le perdite
occupazionali programmate per il mese di settembre al -25,5% (rispetto al 2019), mentre per le medio-grandi (50 e oltre) il calo previsto è più ampio (-33,3%).
Meglio della media nazionale si prospetta l’andamento delle assunzioni a settembre per le regioni del Sud e Isole e per il Nord Ovest, mentre più negative sono le previsioni delle imprese del Nord
Est e del Centro.

Le previsioni del mese di settembre e del trimestre settembre-novembre 2020 si basano sulle interviste realizzate su un campione di circa 147mila imprese con dipendenti iscritte al Registro
imprese delle Camere di Commercio. Il consueto questionario d’indagine Excelsior a partire da giugno 2020 è stato arricchito con una sezione dedicata agli impatti dell’emergenza Covid-19 e alle
prospettive di ripresa.

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