A Mel potrete ammirare il Castello di Zumelle, il meglio conservato della Valbelluna, era “gemello” di quello di Castelvint, distrutto dopo una battaglia: un fortilizio bizantino che sorgeva a soli 300 metri di distanza, ma separato dalla gola di un torrente. La relazione tra queste due fortificazioni è all’origine del nome: Castrum Gemellarum, poi Zumellarum, infine Mel per contrazione. Il Castello di Zumelle si presta come location per svariati eventi culturali, spettacoli ed iniziative divertenti, come suggestive cene a tema, vi si possono prenotare camere ed offre anche percorsi naturalistici per escursioni volte a scoprire la magia del territorio nella sua interezza.
I nobili palazzi del centro storico e gli edifici di epoche diverse , tra cui la settecentesca chiesa parrocchiale, bell’esempio di tradizione palladiana, il cinquecentesco palazzo Zorzi sede del Municipio, affrescato nel salone del primo piano da Marco da Mel con episodi dell’Orlando Furioso, l’antica chiesa di Mel, dedicata all’Addolorata, di origine tardo-quattrocentesca. la secentesca villa Fulcis con l’attiguo palazzo Fulcis del secolo successivo, circondato dal suo parco, villa Luzzati, tempietto Fulcis, villa Granelli e, più avanti, villa Migliorini (oggi Tonon) e palazzo Barbuio.
Ogni frazione di Mel ha la sua chiesetta, come la chiesa di San Teonisto (inizio Cinquecento) nella frazione di Farra e nei pressi del castello di Zumelle la chiesetta di San Donato, di origine longobarda.
Il palazzo delle Contesse che ospita il Museo Archeologico, espone i corredi tombali della necropoli paleoveneta;
Da Mel, inoltre, si parte per ammirare le Prealpi Zumellesi: tra casere e malghe, sentieri in cresta, faggete, cascate e bivacchi,
Mel offre anche eventi volti alla promozione dei prodotti del territorio. Palazzo Fulcis (ora Guarnieri) ad esempio è la sede della mostra mercato Mele a Mel, solitamente nel secondo weekend di ottobre, durante la quale i proprietari aprono corti e palazzi ai visitatori che giungono per degustare le cento varietà di mele e i prodotti tipici, e per la mostra dell’artigianato che di estende lungo il centro storico.
Si chiama invece Radicele la mostra mercato di primavera (solitamente nel terzo fine settimana di maggio) dedicata alle erbe spontanee (tarassaco, ortica, luppolo, silene) tipicamente usate nella cucina bellunese.
Polenta di mais Sponcio e formaggio Schiz, minestra d’orzo e fagioli, orzotto alla birra, insalata di farro con verdure e formaggio Piave sono alcuni piatti da preparare con le materie prime fornite alla Cooperativa La Fiorita da trecento soci agricoltori del territorio.
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