Nel 2018 trend positivo del traffico merci e passeggeri a Nord Est. Presidente Unioncamere Pozza: Urgono accessibilità, potenziamento infrastrutture e servizi intermodali

Il Nord-Est rappresenta un sistema di piccole e medie aziende che tende a crescere e ha una posizione di ponte con l’Europa nelle varie direttrici che rendono vivace la sua economia e favoriscono gli scambi commerciali.


Economia - pubblicata il 17 Maggio 2019


https://www.trevisobellunosystem.com/tvsys/img/notizie/1987fd62-27f2-4fa0-b0e0-82f40ee2e4dd.jpeg

Fonte: Redazione Ansa Nordest

Venezia, 16 maggio 2019| Il settore dei trasporti ha
confermato

nel 2018 la crescita già segnata negli anni precedenti, seppur con tassi di crescita inferiori al 2017. Si
è registrato un aumento del traffico aereo, con un +8,5% di passeggeri complessivi (pari a 18,7 milioni di persone) e un +3,9% di movimenti di aeromobili (pari a
178 mila). In espansione anche per il settore del traffico su gomma, che segnala una crescita dell’3,1% di veicoli pesanti sulle autostrade
(circa 5.200 milioni veicoli-km). Per quanto riguarda i porti, si è registrato un aumento complessivo di +1,7% di merci
movimentate (oltre 121 milioni di tonnellate) e 1.575.084 TEU (+8,5% rispetto al 2017). Questi i dati più rilevanti che emergono dalle analisi del Centro Studi di
Unioncamere del Veneto nell’ambito dell’Osservatorio sui Trasporti, le Infrastrutture e la Logistica del Nordest (TRAIL Nordest).

Le infrastrutture – dichiara Mario Pozza presidente di Unioncamere del Veneto – rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo economico dei territori e la
competitività delle imprese ivi localizzate. Le Unioni Regionali delle Camere di Commercio di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si impegnano a rilanciare i temi inerenti il
sistema infrastrutturale nazionale; sviluppare strumenti/piattaforme web per il monitoraggio dell’offerta infrastrutturale, bisogni, criticità e scenari; supportare esperienze di concertazione a
livello locale per massimizzare l’efficacia degli investimenti. Il Sistema camerale ha la chiara visione di un territorio in cui le vie di comunicazione devono essere una strategia di business,
quindi devono essere sicure, smart, interconnesse e funzionanti. L’interconnessione è un must per ogni regione italiana ed in particolar modo per le regioni locomotiva dell’economia e frontiere
verso le vie del Nord.

Il Nord-Est rappresenta un sistema di piccole e medie aziende che tende a crescere e ha una posizione di ponte con l’Europa nelle varie direttrici che rendono vivace la sua economia e favoriscono
gli scambi commerciali. L’evoluzione del sistema produttivo ed economico mondiale ha determinato una esaltazione della componente relativa alla mobilità, sia per le persone che per le merci. Sulla
base degli ultimi dati disponibili, nel 2018 sulla rete autostradale del Nord Est il volume di traffico veicolare complessivo per chilometro è
aumentato
in quasi tutte le tratte considerate, grazie alla crescita sostenuta del traffico di veicoli pesanti. Gli incrementi maggiori
della componente pesante si sono registrati nelle tratte dell’A31 Valdastico (+5,9%), dell’A27 Mestre-Belluno (+5,3%), dell’A22 Brennero-Modena
(+4,2%)
, dell’A22 Verona-Modena (+3,6%), dell’A23 Udine-Tarvisio (+3,4%), dell’A13 Bologna-Padova (+3,3%), dell’A4 Padova-Mestre (+3,3%), dell’A4 Brescia-Padova (+2,8%) e dell’A4
Venezia-Trieste (+0,6%). Si è registrata invece una flessione del traffico veicolare leggero nell’A4 Venezia-Trieste e nell’A23 Udine-Tarvisio a causa dei lavori riguardanti la Terza Corsia che
incoraggia, per spostamenti brevi, l’utilizzo della viabilità ordinaria

I porti dell’alto Adriatico hanno registrato nel 2018 dati di traffico merci positivi. Il porto di Venezia ha movimentato oltre 26,4 milioni di
tonnellate di merce con un aumento del 5,4% rispetto al 2017 Tendenza positiva nel general cargo (+2,6%) in particolare con la ripresa del traffico Ro-Ro
(+20,8%), nelle rinfuse solide (+7,8%) in particolare con i prodotti siderurgici, e nelle
rinfuse liquide (+6,5%). Nel 2018, nello scalo veneziano, si è raggiunto il record storico di traffico container con oltre 632
mila TEU movimentati (+3,4% rispetto al 2017). Il settore passeggeri, grazie alla ripresa delle crociere, cresce del +8,3% rispetto all’anno
precedente raggiungendo quasi 1,8 milioni di persone. Buoni risultati anche per quanto concerne lo sviluppo intermodale: nel 2018 alla stazione di Marghera Scalo sono stati oltre 100 mila i carri
movimentati (+11,3% rispetto al 2017)
per oltre 2,5 milioni di tonnellate (+11,2%) pari a 5.543 treni/anno, con destinazioni nazionali (Cremona, Verona,
Rho
) ed estere (Austria, Germania). Nel porto di Chioggia
invece la movimentazione merci ha continuato a registrare valori negativi (-13% rispetto il
2017) principalmente a causa dei pescaggi ridotti. L’AdSP MAS con il Piano dei Lavori pubblici 2019-2021 ha previsto investimenti nello scalo clodiense in escavi per 3 milioni di euro al fine di
stimolare prospettive di sviluppo e lavoro. Prosegue invece l’esecuzione del progetto di bonifica dell’ex discarica di Borgo S. Giovanni a Val da Rio, che permetterà di realizzare 1.500 metri di
banchine e 200.000 metri quadrati di piazzali portuali.

Il porto di Trieste con oltre 62 milioni di tonnellate di merce movimentata ha segnato un incremento del 1,2% rispetto al 2017. Il settore delle rinfuse liquide
(che rappresenta il 69% del traffico portuale) ha segnato un calo rispetto al 2017 (-1,2%). Segnali positivi giungono dal settore merci varie (+7,4%) e della movimentazione
container (+17,7%)
raggiungendo il record storico di oltre 725 mila TEU. Una flessione si registra per
il traffico Ro-Ro (-1,1%) e per il settore crocieristico (-38,7%) dovuto principalmente alla decisione di Costa Crociere di non scegliere il porto di Trieste come home port. Continuano invece gli
investimenti sulle infrastrutture ferroviarie, con un aumento del traffico su ferro del +12,1% rispetto il 2017 e quasi 10 mila treni movimentati.
Il porto di Ravenna nel 2018 ha movimentato 26,6 milioni di tonnellate di merci, rimanendo stazionario rispetto all’anno precedente (+0,6%). I settori che hanno evidenziato
incrementi positivi sono i cereali (+10,1%), i carboni fossili, ligniti (+6,2%) e i prodotti metallurgici (+37,1%). Incremento positivo anche per le rinfuse liquide +1,7% (in
particolare i prodotti petroliferi raffinati +5,8% e “altre rinfuse liquide” +10,4%). Segnali negativi invece per la movimentazione dei container (-3,2%) e per il traffico passeggeri (-62,5%).
Infine, il porto di Monfalcone ha visto un leggero calo del traffico rispetto al 2017 (-2,1%). Le rinfuse solide (prodotti metallurgici, carboni fossili, ligniti e
minerali/cementi) sono diminuiti del -6,4%. Segnale positivo invece per il settore dei container (+25,6%) e per le merci varie (+10,6%).

Nel corso del 2018 è proseguito l’incremento dei traffici passeggeri nei principali aeroporti del Nord Est (Verona +11,6%, Treviso +9,7%, Venezia +7,8%) grazie all’ampliamento
delle rotte e dell’offerta dei voli esistenti. Nello scalo scaligero per esempio sono stati attivati diversi collegamenti con città europee e destinazioni extra europee con
rotte a lungo raggio.
Continua tuttavia a prevalere il traffico nazionale in particolare nelle tratte verso Catania e Palermo. L’aeroporto di Treviso ha introdotto
nuovi collegamenti con il Nord ed Est Europa implementando l’offerta dei voli nazionali e registrando un nuovo
record (oltre 3,3 milioni di passeggeri) con traffico nazionale come componente più rilevante. Lo scalo veneziano ha registrato il record storico di
oltre 11 milioni di passeggeri movimentati (+7,8% rispetto al 2017). Continua a prevalere la componente di traffico internazionale (86%) grazie
all’apertura di nuovi collegamenti verso gli USA e l’Asia orientale e al rafforzamento delle rotte verso la
Spagna e la Grecia. Il traffico cargo ha registrato un totale di oltre 68 mila tonnellate (+11,8% rispetto al 2017), grazie alla crescita del commercio globale e alla disponibilità
di strutture e servizi aeroportuali per la movimentazione di general cargo. L’aeroporto di Trieste ha registrato una leggera flessione rispetto il 2017 (-1,1%, scendendo a 772,5
mila passeggeri) da imputare principalmente alla cancellazione di collegamenti nazionali (Roma-Ciampino e Trapani). La situazione è invece positiva per il traffico internazionale (+8,1%)
grazie all’attivazione di nuovi collegamenti con lo scalo tedesco di Francoforte. Nel 2018 lo scalo di Bolzano ha incrementato i livelli di traffico rispetto al
2017, movimentando 18.492 passeggeri (+14,3%) e 12.457 voli aerei (+2,1%), in prevalenza charter e voli privati provenienti dall’estero.

Nel 2018 all’interporto Quadrante Europa di Verona sono transitate circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno, la maggior parte dei quali intermodali.
Sono stati lavorati circa 16 mila treni, una media di 54 treni/giorno, che hanno sviluppato un volume trasportato complessivo corrispondente a
circa 430 mila UTI, che fanno del Quadrante Europa il primo Interporto in Italia per volumi di traffico combinato. L’interporto veronese continua
ad implementare la rete ferroviaria: ad inizio 2019 è stato infatti siglato il progetto “Veneto Intermodal”, presentato da un consorzio di attori regionali e nazionali di primo livello, con
capofila Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa di Verona e partner quali Regione Veneto, Rete Ferroviaria Italiana e Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, al fine di
potenziare il cosiddetto “ultimo miglio” di tre infrastrutture regionali di interesse comunitario, Interporti di Verona e Padova e Porto di Venezia, tutti nodi core della Rete TEN-T, infrastrutture
che permettono l’interscambio commerciale con il resto d’Europa e del mondo per le aziende localizzate sul territorio veneto. L’interporto di Padova nel 2018 si
sono registrati più di 5.000 treni/anno, a fronte di un volume di merci movimentato superiore a 170.000 UTI, registra un +2,5% rispetto al 2017, grazie agli
investimenti tecnologici che proseguiranno anche nel corso del 2019, permettendo un ulteriore consolidamento dei traffici. È inoltre operativo il Fast Corridor ferroviario doganale tra il Porto di
La Spezia e il terminal padovano che permette ai container in importazione sbarcati a La Spezia di espletare le pratiche doganali all’interporto, anziché in porto, con un risparmio nei tempi di
resa al cliente.

I dati analizzati, elaborati dall’Osservatorio TRAIL Nordest, sono solo alcuni dei risultati disponibili nella Sezione “Dati e indicatori” del portale http://trail.unioncamereveneto.it che contiene tutte le schede aggiornate sulle principali infrastrutture e i nodi logistici del territorio. Inoltre la
sezione “Studi e ricerche” è stata arricchita con nuovi contributi tecnici.

Info press:
Adnkronos Nord Est

Corsi e convegni

Economia

Economic Report

Eventi

News Europa

Promo

Sport