Promo - pubblicata il 13 Giugno 2018
Treviso, 12 Giugno 2018 . Il Pontefice, nella lettera che introduce il Documento scrive: “Lo sport è un luogo di incontro dove persone di ogni livello e condizione sociale si
uniscono per ottenere un risultato comune. È anche un veicolo di formazione. Forse oggi più che mai dobbiamo fissare lo sguardo sui giovani, dal momento che, quanto prima si inizia il processo di
formazione, tanto più facile risulterà lo sviluppo integrale della persona attraverso lo sport”.
Il nuovo testo, redatto a cura del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita del Vaticano, è stato presentato venerdì scorso presso la sala stampa della Santa Sede alla presenza di alcuni
componenti del nucleo ristretto di consulenti e revisori che hanno collaborato alla sua stesura.
Nel gruppo internazionale che ha lavorato al testo erano presenti anche due italiani, il Presidente del CSI di Roma Sergio Pasquini e la trevigianaAntonella
Stelitano, membro della Società italiana di Storia dello Sport, alla quale è stato anche chiesto di presentare il Documento insieme al cardinale Kevin Farrell, a capo del
Dicastero Vaticano, a Patrick Kelly, docente di Teologia dello Sport alla Seattle University, e a Santiago Perez de Camino, a capo del Settore Chiesa e Sport del Vaticano.
Sono davvero orgoglioso – afferma il Presidente Pozza – che una trevigiana la dott.ssa Antonella Stelitano, a cui faccio le mie più vive
congratulazioni, sia l’unica donna laica italiana che abbia fatto parte del prestigioso gruppo di redazione internazionale per la revisione del documento voluto da Papa Francesco.
Treviso è da sempre città della sport e la pratica sportiva a livello dilettantistico e agonistico è un asset a cui la Camera di Commercio guarda da sempre con particolare attenzione per la
sana crescita dei ragazzi e quale volano fondamentale per la competenza del turismo che il governo ha affidato alle Camere di commercio. Non si può dunque prescindere da un atteggiamento
responsabile ed etico di un comparto che coinvolge le nostre imprese, come generosi sponsor, per tutta l’azione di volontariato e per l’importanza di integrazione che ha per il mondo della
disabilità – conclude Pozza -.
“E’ stato un grande onore e un privilegio essere chiamata a dare il mio contributo a questo importante Documento – ha dichiarato la Stelitano -Una chiamata inattesa, alla quale
ciascuno di noi revisori ha risposto dando “il meglio di sé” per parafrasare il titolo del Documento. E’ stata un’esperienza professionale e umana straordinaria. Non capita tutti i giorni di
confrontarsi con docenti ed esperti che vengono da tutte le parti del mondo: ognuno ha portato la sua visione e le sue competenze e devo dire che, come unica donna e laica, per me è stato un
privilegio doppio far parte di questo gruppo”.
Il Documento, in cinque capitoli e attualmente disponibile in italiano, inglese e spagnolo (sul sito www.laity.va) , non ha l’ambizione di
comprendere ogni aspetto del variegato comporsi dell’attività sportiva, ma vuole offrire una prospettiva cristiana dello sport, rivolgendosi a chi lo pratica, a chi vi assiste come spettatore, a
chi lo vive come tecnico, arbitro, allenatore, alle famiglie, ai sacerdoti e alle parrocchie.